Cosa significa garantire valore aggiunto sia su scala mondiale sia con presenza locale in un contesto economico costantemente in evoluzione e a tratti in contrazione? La globalizzazione ha favorito il processo di standardizzazione dell’approccio alla gestione delle operations e ormai sono numerosi i casi in cui, ad esempio, un’azienda di origine Italiana che ha stabilimenti e attività in diversi paesi esteri, pensa di organizzarsi su scala globale in modo da utilizzare un “modello di Asset Management & Gestione della manutenzione univoco e standardizzato. Naturalmente, all’opposto, ci sono anche molti casi in cui l’azienda è estera ed ha in Italia uno o più stabilimenti. Infor è in grado di offrire a tutte queste aziende un supporto allo sviluppo di progetti di Enterprise Asset Management sia nazionali che internazionali in modo qualificato, con tecnici e supporto locale pur rimanendo assolutamente flessibile e competitiva. Uno scambio di know how tra diverse esperienze maturate anche in diverse nazioni, inoltre, garantisce ai nostri clienti di essere seguiti con una competenza allo “stato dell’arte”. In Infor Italia abbiamo sviluppato numerosi di progetti disSuccesso di Asset Management “Multi Plant” ad esempio per aziende con 3 o 4 stabilimenti in Italia ed altri 50 stabilimenti sparsi in giro per il mondo e analogamente abbiamo lavorato per multinazionali USA o ad esempio tedesche che hanno in Italia solo alcuni dei loro stabilimenti. L’approccio al Service è sempre più da considerare un volano di opportunità e business, quali le principali caratteristiche di Infor in merito? Infor si è mossa con grande anticipo per essere in grado di offrire ai propri clienti, sistemi e progetti in una forma che si configuri come un servizio esteso. Oggi questa modalità inizia ad essere considerata interessante da alcune tipologie di clienti che hanno ad esempio la necessità di introdurre in azienda queste tecnologie in modo magari molto esteso ma anche molto graduale … oppure dove la dimensione del progetto è molto limitata e conviene riferirsi ad un unico punto di erogazione di un servizio semplice e completo. Nell’ottica della riduzione dei tempi e dei costi d’implementazione, quale potrebbe essere un esempio pratico applicativo di una Vostra soluzione? Infor, nell’ambito dello sviluppo dei progetti di Enterprise Asset Management, si è dotata di diversi “modelli/Template” che consentono di velocizzare lo sviluppo dei progetti e ne abbattono anche i costi. Ad esempio disponiamo di una metodologia generalizzata denominata “Fast Start” che, in un lasso di tempo molto limitato e con l’impiego di un numero di giornate di implementazione molto contenuto, consente di mettere in esercizio un sistema di Asset Management per le sue funzionalità di base. Dal punto di vista manutentivo quali sono gli elementi dominanti ed innovativi offerti da Infor? Il sistema INFOR EAM ha la caratteristica estremamente qualificante di poter essere considerato come se fosse una “piattaforma di sviluppo di alto livello” per la gestione delle pperations con un altissimo grado di configurabilità e un livello di flessibilità estremo, pur garantendo sempre un’adeguata semplicità e facilità d’uso. Si possono configurare i processi operativi, si possono definire le tipologie di “eventi”, si può costringere il sistema a comportarsi secondo determinate regole di business, si possono creare tutti i campi utente che si desidera, si può creare qualsiasi tipo di report. La configurabilità e la flessibilità, oltre ad essere molto utile in fase di avvio del progetto, diventa veramente essenziale nella fase di evoluzione (e manutenzione) dell’applicazione nel tempo perché il sistema potrà essere facilmente adattato ad assecondare le nuove esigenze di business o i nuovi modelli organizzativi od operativi che l’azienda vorrà andare ad adottare. Questa una delle caratteristiche essenziali che ci garantiscono anche il più basso TCO (Total Cost of Ownership) del Mercato. Il fatto di essere dedicati a molteplici target di settore: alimentare, automotive, chimico, facility management etc.. indubbiamente arrichisce il vostro know-how. Esistono delle priorità di attenzione di mercato? E quali strategie di approccio al mercato stesso vengono applicate? Qualsiasi nostro progetto di Enterprise Asset Management è ormai assolutamente orientato a ben precisi obiettivi di business che vengono individuati assieme al cliente nella fase di impostazione del progetto. Per ciascuno di questi obiettivi vengono individuate delle aree di controllo ed una serie di KPIs (Key Performance Indicators – Indicatori di Performance) che vanno a misurare il grado di raggiungimento dei relativi obiettivi. Questa metodologia, applicata ai diversi settori a cui ci rivolgiamo, ci consente di avere una linea guida comune, pur applicando il sistema EAM alle più diverse aree di mercato quali l’alimentare, il chimico, le infrastrutture, le aziende di processo, il facility management, l’after sales, ecc. E’ poi vero che, lavorando nei settori più diversi, abbiamo acquisito una grande esperienza e una serie di idee che riusciamo a travasare in modo molto positivo da settore a settore. Questo travasamento di esperienze è una sorgente incredibile di idee migliorative e di suggerimenti operativi concreti. La gestione dei costi di magazzino è sicuramente una voce importante nella gestione degli asset per un’azienda. Quali le altre voci utili su cui Infor sviluppa le proprie solutions al fine di ottimizzare la gestione degli asset stessi? L’ottimizzazione del magazzino è sempre uno dei punti cardine in un progetto di Asset Management ma, in generale, gli ambiiti che contribuiscono al positivo risultato di un progetto sono da ricercarsi ad esempio tra i seguenti: aumento della produttività, aumento della qualità, aumento della sicurezza, compliance con le regole, controllo/riduzione dei costi di manuenzione, estensione della vita utile degli asset, aumento della affidabilità degli impianti, miglior controllo delle attività svolte dai fornitori.
Intervista a Sandro Turci
EAM Account Manager di Infor
- da Infor (Italia) Srl
- 3 Febbraio 2010
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