1. Qual è l’impegno di Farnell nelle attività ecosostenibili? L’impegno in questo senso coinvolge l’intero gruppo Premier Farnell e riguarda da un lato le attività produttive, sia nell’ambito di cavi e connettori, sia per la gestione del fuoco per la quale abbiamo una serie di prodotti e servizi che realizziamo in proprio. L’altro aspetto riguarda la distribuzione generale di tutta la componentistica elettronica, elettromeccanica ed elettrotecnica fino ad arrivare alla strumentazione per il quale l’azienda ha sempre attuato un concetto di ecosostenibilità: dalla produzione green, al rispetto delle normative RoHS e UE. Dedichiamo sicuramente un impegno totale, su tutti i fronti, ma ciò che il Gruppo ha sempre anticipato è stata la partecipazione all’ecosostenibilità. Non abbiamo mai aspettato che le direttive diventassero attuabili, ma anzi le abbiamo prevenute ed anticipate, fino a diventare un punto di riferimento nel mercato perché abbiamo svolto un’azione di comunicazione sia di questo impegno, sia di formazione alla clientela per essere a loro volta rispettosi di ciò che le direttive hanno imposto. 2. Dal 2002 pubblicate annualmente il bilancio ambientale. Quali voci prevede? Il Gruppo stila annualmente il bilancio ambientale. Come sede italiana siamo tenuti mensilmente a dichiarare tutto quanto immettiamo sul mercato come vendita per quanto riguarda che prodotti che devono essere registrati. Tra le voci che prevede ci sono per esempio le batterie, le sostanze chimiche, taluni prodotti ingombranti, ecc. Sono tre i parametri che vengono richiesti: quantità, valore e pesi. Noi li rispettiamo tutti in conformità alla normativa. Per tutto questo abbiamo un registro mensile che dobbiamo fornire a chi tiene la registrazione a livello corporate perché rientra in un progetto internazionale. 3. Che cos’è l’Eco-Sphere Live Edge? Tre anni fa siamo stati i primi ad inaugurare la cosiddetta “Green Age” con un evento associato ad un concorso di progettazione elettronica volto alla produzione “verde”. All’inizio di luglio 2006 partiva la nuova normativa RoHS che prevedeva una limitazione all’utilizzo di certe sostanze definite “hazardous”. In quel periodo siamo arrivati con un paio d’anni di anticipo a promuovere tutto ciò che era RoHS oriented. Per cui dalla legislazione che imponeva un certo tipo di restrizioni, noi abbiamo comunicato al mercato quali dovevano essere le sostanze utilizzabili e i relativi limiti. Abbiamo creato, quindi, un evento dedicato ad un concorso di progettazione elettronica a livello nazionale in collaborazione con il Politecnico di Milano e con l’Associazione della Distribuzione Elettronica Italiana. In questo modo abbiamo anticipato di un anno il Live Edge che, però, Premier Farnell ha creato a livello internazionale. L’Eco-Spere ha previsto una gestione di questo evento mondiale a livello web, è diventato una camera virtuale all’interno della quale si poteva vedere cos’era il premio, come funzionava, qual erano le regolamentazioni e dove si potevano trovare le documentazioni in merito all’ecosostenibilità. È stata la prima volta che si vedeva qualcosa sul web a livello globale green oriented legato ad un premio di progettazione elettronica. Sicuramente l’idea è quella di riproporlo in futuro. 4. In qualità di distributori di enormi quantitativi di prodotti, avrete sicuramente pensato a qualche accorgimento dal punto di vista del packaging dei vostri prodotti. Di cosa si tratta? Per i nostri prodotti abbiamo lanciato la “bio bag”, siamo stati i primi nel mondo dell’elettronica ad introdurre qualcosa del genere. Il nostro business è quello di fornire ai progettisti il materiale che servirà loro domani per realizzare un singolo progetto. La nostra modalità di fornitura, quindi, è focalizzata su pochi pezzi. Per questo il nostro packaging è realizzato su questo criterio e abbiamo recentemente introdotto la “bio bag”, vale a dire delle buste di platica biodegradibili. Inoltre, i nostri clienti possono acquistare queste buste. Un nostro impegno, quindi, è diventato anche un business perché i clienti li acquistano per i loro prodotti. 5. In cosa consiste il vostro commercio etico? Ormai sempre più aziende si impegnano a mettere all’interno dei bilanci la voce legata all’ecosostenibilità e l’impegno nel sociale. Questo rappresenta una responsabilità etico-commerciale che teniamo ben presente nella scelta dei nostri partner. Diventa una sorta di ciclo virtuoso, è sicuramente un fattore trainante perché vuol dire che c’è un impegno a monte. Stanno andando molto di moda le aziende che producono stampanti e che si occupano del document management perché tutto ciò che si riesce a risparmiare nell’ambito della gestione fisica del foglio e del relativo risparmio energetico può essere messo a bilancio. Noi facciamo questo nell’ambito della produzione e della distribuzione elettronica. Tutto ciò che noi produciamo o distribuiamo secondo logiche ecosostenibili lo inseriamo all’interno del bilancio. 6. Quali sono le vostre armi per affrontate la “sfida ecologica” e quali sono gli obiettivi in merito che intendete raggiungere? Ciò che stiamo facendo come Gruppo Premier Farnell è un cambio generazionale. Noi abbiamo lanciato, pochi mesi fa, Element 14 che è un nuovo portale, se così lo vogliamo chiamare, sul quale basiamo la strategia per i prossimi anni. Sembra un concetto, ma non è così. Element 14 diventerà il centro della gestione delle informazioni (flussi, potenzialità, ordini). Vogliamo far convogliare su Element 14 i professionisti che per realizzare un progetto vi troveranno consulenza, schede tecniche, progetti, prodotti, acquisti. Il centro del business sarà che il “luogo” dove loro ottengono informazioni essenziali per il loro lavoro, è lo stesso dove possono acquistare. Non esiste niente al mondo in questo senso. Un progetto di questo calibro può cambiare realmente la vita lavorativa. 7. Quindi Element 14 sarà l’evoluzione del vostro attuale portale? Lo sostituirà o vivranno in contemporanea? In questo momento negli USA è stato lanciato l’Element 14 Store. Attualmente i due siti continuano a vivere in parallelo. Io ritengo che ci sarà necessariamente una convergenza. Vedo un mondo alla fine in cui c’è un unico strumento all’interno del quale avviene tutto il processo per una migliore fruibilità da parte dell’utente.
Intervista a Stefano Noseda
General Manager Farnell Italia
- da Farnell Italia Srl
- 8 Aprile 2010
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