La lavorazione con macchine CNC e la stampa 3D sono due tecnologie che esercitano un grande impatto su molti settori industriali. Ma competono tra loro o sono complementari? Damian Hennessey, Direttore di Proto Labs, fornisce una descrizione comparativa.
La lavorazione con macchine CNC è una stampa 3D al contrario. Mentre la stampa 3D crea oggetti costruendone gli strati in tre dimensioni, la lavorazione con macchine CNC li fresa internamente. Chiaramente, per alcuni articoli solo uno dei due processi è ottimale. Ma esistono molti altri casi in cui entrambi producono ottimi risultati. Un buon esempio è il caso in cui un oggetto stampato in 3D viene ‘finito’ mediante lavorazione con macchine CNC, magari per rifinire la superficie o aggiungere fori, scanalature o filettature.
Utilizzare i diversi punti di forza diversi dei due processi
La stampa 3D è particolarmente utile per i disegni altamente specializzati. Il fatto che inizi dal nulla e aggiunga strati significa che è possibile creare una varietà pressoché infinita di oggetti, limitata soltanto dalla capacità della stampante. Si tratta inoltre di un processo flessibile, per cui è possibile passare rapidamente da un lavoro all'altro. Il costo per unità di un determinato articolo è sempre lo stesso, indipendentemente dalla quantità. La stampa 3D, per questi motivi, è ideale per la produzione di oggetti personalizzati, addirittura unici. Non sorprende affatto che stia diventando sempre più utile in molte applicazioni medicali e dentali, dove la si può utilizzare per personalizzare i prodotti adattandoli ai singoli pazienti. Questo grande punto di forza può anche diventare una debolezza: la stampa 3D può essere antieconomica per alcune produzioni su larga scala. Inoltre, ci sono anche dei limiti sulle dimensioni degli oggetti stampati. Sebbene il processo sia perfetto per articoli complessi e di piccole dimensioni, attualmente permette di stampare oggetti delle dimensioni massime simili a quelle di una lavatrice (utilizzando la stereolitografia per alcuni materiali). Qui entra in gioco, a volte, la lavorazione con macchine CNC: può produrre in modo efficiente quantità considerevoli di prodotti realizzati con precisione in una varietà di materiali. I pezzi di apparecchiature e macchinari commerciali e industriali sono applicazioni particolarmente comuni, specialmente per quanto riguarda i pezzi realizzati in metalli ad alta densità. La lavorazione con macchine CNC può anche essere usata per lotti più ridotti di prodotti, ma solitamente comporta un costo unitario superiore.
Unire le forze per rispondere alle sfide del design
La scelta tra stampa 3D e lavorazione con macchine CNC si riduce spesso alle dimensioni dei volumi di produzione e degli oggetti prodotti ma quando questi fattori non sono vincolanti escludendo uno dei due processi, è possibile combinare le tecnologie ed ottenere ottimi risultati. Si tratta di offrire prodotti e servizi più efficaci, in modo più efficiente e il più rapidamente possibile. È in tale contesto che la combinazione di stampa 3D e lavorazione con macchine CNC può offrire maggiori benefici. In particolare, le due tecnologie possono insieme contribuire a soddisfare le sfide impegnative in termini di design cui i produttori si trovano a far fronte, specialmente la richiesta di componenti e prodotti più leggeri e di articoli dalle geometrie sempre più complesse. È proprio in questi casi che la stampa 3D combinata con la lavorazione con macchine CNC è in grado di ottenere risultati superiori a quelli di qualsiasi altro processo. La flessibilità della stampa 3D viene migliorata dalla precisione della lavorazione con macchine CNC per produrre oggetti ancora più complessi.
Poiché la lavorazione con macchine CNC può fungere da lavorazione aggiuntiva alla stampa 3D, non deve essere confinata ai grandi volumi di produzione. In Proto Labs, disponiamo di apparecchiature sia per la stampa 3D sia per la lavorazione con macchine CNC, per cui combiniamo spesso le due tecnologie per produrre prototipi o per produzioni di volumi ridotti richieste per i collaudi prestazionali. Questo duplice approccio è anche ideale per la realizzazione di pezzi di ricambio di prodotti obsoleti.