L’atlante pubblicato recentemente dalla Commissione europea rileva gravemente compromessa la biodiversità dei suoli europei, in particolare in alcune aree del Regno unito, nel Benelux, nel nord della Francia, ma anche nella valle del Po. L'atlante "Suolo, cambiamento climatico e biodiversità" conta 128 pagine e fotografa lo stato dei suoli di tutta Europa. "I terreni sono un anello fondamentale della biodiversità, che rende possibile la vita sulla terra e sostiene le economie. Il loro degrado compromette il nostro accesso al nutrimento, all'ossigeno, all'acqua potabile e al molte materie prime vitali" ricordano la commissaria per la ricerca Muire Geoghegan-Quinn e il commissario per l'ambiente Janez Potocnik. "Se non coordiniamo gli sforzi per impedire il degrado dei suoli e riparare i danni che hanno già subito, rischia di costarci caro" avvertono. Secondo gli esteri che hanno lavorato al rapporto il rischio di declino della biodiversità dei terreni dovuto alle attività umane si moltiplica nelle zone densamente popolate o molto sfruttate dal punto di vista agricolo. Le regioni più compromesse sono nel Regno unito, nel Benelux e nel nord della Francia. Ma ad alto rischio è anche la Pianura Padana, unica area italiana compresa nella categoria. Edited by: Alessandra Basile