Autodesk e Siemens hanno siglato una partnership per permettere ai produttori di ridurre i costi associati alla mancanza di interoperabilità tra le applicazioni software destinate allo sviluppo di prodotti ed evitare possibili problemi di integrità dei dati. Secondo i termini dell'accordo, le divisioni delle due aziende che si occupano di software PLM lavoreranno a stretto contatto per garantire interoperabilità tra le rispettive offerte. Grazie a questa partnership, due leader del mercato del software CAD (computer-aided design) mettono a frutto la loro esperienza con l'obiettivo comune di ottimizzare la condivisione dei dati e ridurre i costi nelle realtà multi-CAD.
La sfida della aziende manifatturiere
Oggi, i produttori sono sotto pressione perché devono commercializzare rapidamente prodotti di alta qualità, con costi minori e maggiore efficienza per il consumatore. Gran parte di queste aziende opera in ambienti che comprendono più soluzioni di diversi vendor CAD. Tali ambienti multi-CAD sussistono internamente tra i dipartimenti o esternamente con i partner e la supply chain. L'interoperabilità tra i software CAD è quindi un aspetto critico per chi utilizza software per la progettazione e l'ingegnerizzazione, e conseguirla è una vera e propria sfida per le aziende manifatturiere.
Condivisione di strumenti tecnologici
Questo accordo per l'interoperabilità ha lo scopo di semplificare il tutto e ridurre i costi associati al supporto di questa tecnologia. In particolare, l'interoperabilità tra le offerte di Siemens e Autodesk non potrà che migliorare le numerose situazioni dove viene già utilizzata una combinazione dei software delle due aziende. Secondo i termini dell'accordo, le due aziende condivideranno toolkit tecnologici e applicazioni software end-user per creare l'interoperabilità tra i prodotti.