Gli ultimi dati hanno evidenziato un nuovo rallentamento, nel terzo trimestre, della crescita. Uno stop inaspettato visti i risultati ampiamente positivi dei tre mesi precedenti. Una comunicazione dell’Istat rileva come nel bimestre luglio-settembre il PIL ha segnato un aumento dello 0,2% su base trimestrale, dimezzato rispetto al +0,5% del periodo aprile-giugno (l'aumento più significativo dal 2006). A confronto con il terzo trimestre dell'anno scorso, invece, la crescita è stata dell'1%, mentre nel secondo trimestre è stata dell'1,3% (record dal 2007). L’istituto di statistica spiega come, l’aumento del prodotto interno lordo sia il risultato di un aumento del valore aggiunto dell'industria e dei servizi e di una diminuzione del valore aggiunto dell'agricoltura. Tuttavia è da considerare che il terzo trimestre del 2010 ha avuto tre giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente ed il medesimo numero di giorni lavorativi di luglio-settembre del 2009. Quanto dichiarato dal dipartimento dalle politiche fiscali, in merito alle entrate tributarie, è un calo dell'1,7% nei primi nove mesi dell'anno. Bankitalia ha dichiarato che le entrate tributarie - nel periodo gennaio-settembre del 2010 - sono state pari a 266,077 miliardi di euro, in calo dell'1,8% rispetto ai primi nove mesi del 2009. È quanto risulta dai dati (al netto dei fondi speciali della riscossione) contenuti nel Supplemento al Bollettino statistico dedicato alla finanza pubblica. La situazione non è migliore nel caso delle pubbliche amministrazioni che raggiungono un nuovo record di debito. Edited by: Alessandra Basile