Nella progettazione delle automobili è oggi possibile, grazie a tecniche di produzione migliorate, includere sempre più frequentemente i tettucci panoramici, che spesso si estendono dal parabrezza al lunotto posteriore. Parti in vetro di ampie dimensioni, costose, fragili e complesse che richiedono una particolare protezione durante il trasporto dal fornitore agli OEM. I contenitori da imballaggio (casse di movimentazione) per il trasporto tra fabbriche e impianti di assemblaggio di componenti fragili come i tettucci panoramici sono normalmente realizzati in legno o metallo e cartone. Capita però che siffatte soluzioni non garantiscano sempre una protezione adeguata dei pezzi trasportati: se da un lato i pallet in legno sono economici, dall’altro sono difficilmente sagomabili, mentre l’acciaio offre una buona protezione fisica, ma può danneggiare i componenti mediante trasmissione di forze eccessive causate da urti o vibrazioni. Oltre a ciò richiedono una movimentazione manuale che si traduce in elevati oneri di lavorazione e in una grande quantità di rifiuti da smaltire.
Uno dei maggiori produttori mondiali di auto a livello mondiale, il gruppo Daimler, ha chiesto al suo fornitore Webasto di studiare una soluzione più efficace per il trasporto di questi componenti fragili e costosi. La soluzione è stata trovata grazie all’utilizzo di ARPRO®, un materiale che gestisce l’energia d’impatto, unico nella sua combinazione di proprietà: è un assorbitore d’energia con resistenza strutturale pur mantenendo un peso molto leggero, resistente chimicamente, isolante acustico e termico, riciclabile. Sviluppate da JSP, le casse di movimentazione per tettucci realizzate con ARPRO sono in grado di offrire una maggiore protezione e benefici economici superiori rispetto agli imballaggi creati con altri materiali. Il nuovo imballaggio in ARPRO offre un elevato grado di protezione dalle sollecitazioni meccaniche durante il trasporto e consente inoltre un processo di movimentazione basato sull’utilizzo di robot industriali che non richiedono alcun intervento manuale. Nonostante le spedizioni su lunghe distanze verso Stati Uniti, Brasile, Cina e Sudafrica, Webasto è riuscita a ridurre a zero il tasso di rottura - che prima era del 6% - utilizzando ARPRO come materiale di protezione per i propri tettucci. Inoltre, grazie al design “chiuso” e al collegamento a V, è stato possibile eliminare completamente la contaminazione da polvere. Significativa anche la riduzione del peso e dei costi: rispetto alla struttura in acciaio utilizzata precedentemente, la nuova pesa solo 9,5 chili e costa fino all’80 per cento in meno.
Rispetto alla struttura in acciaio utilizzata precedentemente, la riduzione di costo e di peso è significativa: la struttura in ARPRO pesa solo 9,5 Kg e costa fino all’80% in meno. Per effetto della resistenza strutturale di ARPRO, oggi è possibile inviare in una sola spedizione un numero maggiore di tettucci rispetto al passato. Nonostante ciò, il peso complessivo del carico è inferiore rispetto a quello delle spedizioni eseguite utilizzando i metodi tradizionali. Con tutti questi vantaggi, l’investimento in contenitori da trasporto riutilizzabili per componenti come i tettucci automobilistici realizzati con ARPRO ha un ritorno molto veloce. Non è difficile che i leggeri contenitori di protezione durino più a lungo dello stesso ciclo produttivo di un intero veicolo.
Il fatto che ARPRO sia un materiale riutilizzabile permette di usare meno materiale consumabile rispetto agli imballi precedenti che dovevano essere smaltiti dopo un solo utilizzo, aiutando a ridurre gli scarti e i costi di processo. I progettisti di JSP e Webasto hanno tenuto fin da principio in considerazione che l’industria automobilistica dà un’importanza crescente alle sue credenziali ambientali: le casse di movimentazione ARPRO infatti riducono l’impatto ecologico grazie alla loro riciclabilità. Il beneficio ambientale dell’utilizzo di ARPRO è 12 volte superiore al suo impatto produttivo.
ARPRO presenta infatti una combinazione unica di proprietà che lo rendono ideale in una vasta gamma di applicazioni. L’uso degli imballaggi riutilizzabili si sta ampliando oltre il settore automobilistico, dove è indicato con il termine ‘materiale sciolto di imballaggio’ o ‘materiale d’imbottitura’, e trova applicazione per il trasporto di componenti tradizionalmente delicati, quali il vetro, i componenti elettronici, i pezzi verniciati, come fase successiva del risparmio dei costi e per l’incremento delle efficienze di processo. I contenitori di imballaggio riutilizzabili non solo proteggono i pezzi trasportati ma facilitano le operazioni di spedizione e contribuiscono ad aumentare l’efficienza del disimballaggio e dell’assemblaggio.
Alcuni prodotti come le medicine, le protesi e i prodotti igienici richiedono dei requisiti di imballaggio molto elevati in particolare per la conservazione in un ambiente sterile, la protezione, il controllo della temperatura, alcune caratteristiche che solo ARPRO è in grado di offrire. Una formulazione particolare di ARPRO (ESDP) garantisce protezione ottimale da scariche elettrostatiche con una resistenza superficiale permanente minore di 107 Ω, facilitando una rapida riduzione della staticità per proteggere dalla formazione di scintilla. ARPRO ESDP è utilizzato per lo stampaggio e la profilatura di materiali da imballaggio utilizzati per apparecchiature elettroniche sensibili ed altri prodotti in cui è meglio evitare le scariche elettrostatiche.