La Business Unit Water Technologies di Siemens ha completato a febbraio 2010 la fornitura di un essiccatore a nastro SBD (Sludge Belt Dryer) per lo stabilimento di Pedrengo (BG) di Italcanditi, azienda impegnata nella produzione di semilavorati per l’industria alimentare. Dopo avere condotto le necessarie verifiche tecniche sull’efficacia del processo di essiccamento, la Business Unit Water Technologies di Siemens ha fornito a Italcanditi un essiccatore a nastro modello SBD 250 in configurazione “skid”, completamente assemblato su pianale e dotato di tutti gli accessori e le apparecchiature necessarie per il funzionamento in automatico. L’obiettivo era di ridurre progressivamente gli alti costi di smaltimento dei fanghi prodotti dal depuratore in seguito all'aumento della capacità produttiva dell’azienda e dei prezzi del conferimento in discarica. L’essiccatore SBD 250 fornito da Siemens, funzionante 16 ore al giorno, permette di trattare un fango biologico digerito, la cui portata è di 300 kg/h. Il valore di sostanza secca in ingresso è del 15-20%, mentre quello in uscita è dell’85-90%; la capacità evaporativa è di 250 kg/h. Grazie all’installazione dell’essiccatore SBD 250 è trattata la totalità dei fanghi derivanti dal processo depurativo. I costi di smaltimento si sono notevolmente ridotti e l’ingombro utilizzato per l’installazione dell’impianto è minimo. Alcuni vantaggi rilevanti dell’essiccatore a nastro SBD 250 sono la produzione di un fango essiccato al 90%, privo di polvere, stabilizzato, igienizzato e quindi compatibile con lo smaltimento in agricoltura; il recupero di calore dalla cogenerazione esistente, con un conseguente risparmio energetico per riduzione dei consumi di metano; infine, la possibilità di utilizzare il prodotto secco come combustibile per un impianto di gassificazione.