Il mercato della distribuzione industriale in Italia si trova oggi a dover fare i conti con le conseguenze derivate da una fase di incertezza economica che si protrae ormai da tempo: difficoltà di accesso al credito e ritardi nei pagamenti sono solo alcuni degli effetti visibili in un settore che rappresenta il motore del business del Paese e il cui rilancio è fondamentale per avviare dinamiche anticicliche di ripresa.
Ecco allora che, per inquadrare al meglio la situazione che i distributori industriali oggi stanno vivendo, la redazione de Il Distributore Industriale ha deciso di realizzare un’inchiesta specifica sullo stato del settore in Italia, mettendo in luce, tramite la voce dei protagonisti, la situazione reale del mercato e quali strategie il mondo della distribuzione sta mettendo in atto.
Al campione di aziende distributrici sono state rivolte le seguenti 9 domande:
- Qual è il suo settore di attività prevalente?
- Quanti tra i suoi fornitori rispettano i termini di consegna?
- Quanti tra i suoi clienti rispettano i termini di pagamento?
- In che misura la sua azienda riesce a evadere gli ordini nei tempi previsti?
- Qual è l’indice medio di rotazione dei suoi stock?
- Dal 2008 a oggi il suo indice medio di rotazione è aumentato o diminuito?
- Ritiene che la recente crisi abbia favorito strategie di collaborazione tra distributore e produttore in questi anni?
- La sua azienda ha fatto ricorso a strategie di e-commerce ed e-procurement negli ultimi anni?
- Gli investimenti in information technology hanno aumentato la produttività della vostra azienda?
I distributori industriali
Già la prima domanda, attraverso cui ciascuna azienda ha identificato il proprio settore di attività prevalente (fig.1), fotografa l’ampio range di offerta presenta sul mercato: Cuscinetti e Trasmissioni (31%), Oleodinamica e Pneumatica (24%), Utensileria (14%), Strumentazione (3%), Altro (28%). Importante il risultato della categoria “altro”, che raggruppa idraulica, automazione, ferramenta, tenute ecc, a riprova della grande diversificazione presente sul territorio.
Clienti e fornitori
Le tre domande successive entrano più nel dettaglio del rapporto con fornitori e cliente. A spiccare immediatamente (fig. 2 e 3) è un dato già ben noto: nella maggior parte dei casi né i primi né i secondi riescono a onorare, rispettivamente, i termini di consegna e di pagamento pattuiti. Solo per 1/3 delle aziende intervistate, infatti, la stragrande maggioranza dei fornitori sarebbe in grado di rispettare i tempi di consegna. Salgono a una su due, invece, le aziende che sostengono che più del 75% dei propri clienti è in grado di onorare i pagamenti. A tutto ciò fa da contraltare l’elevata capacità dei distributori di evadere gli ordini (fig. 4).
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