Di Enrica Biondini, Head of Marketing and Communication – SICK S.p.A.
ELCAT si è affermata sul mercato italiano, e da alcuni anni anche in diverse parti del mondo, per la sua comprovata innovazione sia nelle soluzioni sia nei servizi offerti, che si basano su un know-how approfondito e una forte esperienza maturata nell'industria alimentare, in particolare nella carne e nel formaggio. Elcat, infatti, realizza trasportatori e linee di preparazione per il confezionamento in termoformatori o vassoi preformati per diverse aziende note del settore alimentare degli affettati e del formaggio. L’azienda è nata nel 1996 a Sanfrè di Cuneo dalla volontà e dall’esperienza dei due soci fondatori e proprietari: i due fratelli Testa, Mauro e Gianfranco, che arrivavano dai settori dell’automotive e del food. I due fratelli hanno intrapreso questa attività partendo da una piccola struttura di consulenza con l’obiettivo futuro di creare le loro macchine. Infatti, nel 1996 avevano iniziato la loro collaborazione con aziende del settore dolciario della zona di Cuneo, per poi realizzare la loro prima piccola automazione per caricare prodotti affettati. Quella macchina, vista da un costruttore di termoformatrici che gli aveva suggerito di esporla ad una fiera a Milano, era stata resa più performante e adatta per l’esposizione. Così, nel 2003, Elcat aveva presentato sul mercato il primo sistema di caricamento affettati. Subito sono arrivate le prime risposte entusiaste da parte dei clienti. Fino a qualche tempo prima sul mercato c’erano esclusivamente aziende tedesche che realizzavano questo tipo di macchine ed era impossibile trovare un’alternativa italiana più versatile e con costi inferiori. Elcat, invece, dal suo esordio sul mercato ad oggi continua a realizzare macchine customizzate e questo risulta essere una delle chiavi del suo successo.
Fotocellule serie W4S-3 Inox e Inox Hygiene
Quando Elcat ha iniziato a realizzare i propri sistemi, ha stravolto anche la realizzazione delle camere bianche, andando incontro così a tutte una serie di problematiche, come i processi di lavaggio e sanificazione o le cariche batteriche. L’azienda ha, quindi, dovuto ricercare sia particolari elettronici sia meccanici che potessero essere installati nelle camere bianche: una delle sfide principali da affrontare riguardava i cicli di lavaggio, ed Elcat è partita proprio da qui per basare le proprie scelte e trovare la fotocellula adatta da utilizzare in questo contesto. Inizialmente la fotocellula veniva intubata per cercare di garantire un grado di IP adeguato. Però i cicli di lavaggio con prodotti schiumosi e a temperature medio alte (acqua fredda e calda), creavano delle condense, anche all’interno, nonostante i tubi fossero pressurizzati. Si formava quindi una nuvola interna che impediva alla fotocellula di garantire una lettura precisa. Per questo motivo i fratelli Testa hanno deciso di optare per le fotocellule di SICK della serie W4S-3 Inox e Inox Hygiene, nelle versioni a soppressione di sfondo o a riflessione in base al tipo di applicazione, adatte per quegli ambienti in quanto possiedono una tecnologia che evita la creazione di condensa. Questo garantisce una lettura precisa ed evita ad Elcat ulteriori lavorazioni: la fotocellula può essere sottoposta ai diversi cicli di lavaggio e sanificazione senza alcun problema e senza alcun rischio di danneggiamento data la robustezza del materiale. Infatti, la serie di fotocellule W4S-3 Inox è certificata Ecolab ed è realizzata in design WashDown, ossia con custodia robusta e impermeabile in acciaio inox IP 69K, e con funzionalità ottiche “best in class”. I sensori sono miniaturizzati, quindi possono esseri installati ovunque, anche laddove lo spazio è ridotto. Sono dotati di pulsante teach a membrana impermeabile al 100% e i connettori M12 sono rivestiti e sviluppati per resistere a detergenti e agenti disinfettanti. Questi dispositivi sono di facile impiego e quindi semplici da sostituire. La serie W4S-3 Inox Hygiene ha, invece, un design conforme alle disposizioni EHEDG. Anch’essa include sensori miniaturizzati o salva-spazio sviluppati per resistere a detergenti e agenti disinfettanti. Questi dispositivi possono essere integrati in una macchina senza necessità di ulteriori cavi, giunture, fissaggi angolari o fori di fissaggio e rappresentano quindi una soluzione igienica a 360°.
Realizzare macchine su misura
La filosofia di Elcat si è da sempre basata nell’ascoltare le esigenze dei propri clienti per creare macchine su misura. La società fondata dai fratelli Testa è cresciuta per anni con aziende di dimensioni medio piccole alle quali doveva garantire anche la continua manutenzione, e quindi mantenere prezzi sempre molto competitivi era un aspetto da tenere sempre ben in mente. Ciò ha consentito ad Elcat di perfezionare sempre di più le sue macchine, utilizzando prodotti di alta qualità e realizzando oggi macchine che non hanno bisogno di assistenza, con costi di manutenzione quasi azzerati. Inoltre, la progettazione iniziale delle macchine è talmente accurata che consente di ottimizzare la macchina al massimo, garantendo così un prodotto finale di alto livello a costi ridotti. Questa preparazione sta accompagnando Elcat verso il successo: non sono solo più i clienti di piccole e medie dimensioni a richiedere le sue macchine, ma anche grandi realtà del settore di carni e affettati. Quando Elcat realizza macchine pilota lo fa pensando che la stessa macchina dovrà essere venduta e che non rimarrà solo una macchina demo. Così è stato per la macchina progettata per un’azienda americana, che oggi è sul mercato italiano su richiesta di uno dei noti marchi per salumi di Barzanò. Si tratta di una macchina che arrotola la fettina di salume assieme a quella di formaggio formando un tubo.
Nuove sfide, nuovi progetti futuri
Una nuova sfida per Elcat, con la partnership di un’altra azienda italiana, è attualmente in corso in Asia: un sistema composto da due tipologie di macchine, ossia un “pacchetto completo”, basato sulle diverse richieste dei clienti. Per questo progetto Elcat ha già richiesto la collaborazione di SICK. Un altro nuovo progetto in via di sviluppo, sempre con collaborazione di SICK, è l’introduzione della visione artificiale con camera 3D: due robot delta per il prelievo e il deposito della fetta di salume.