Sandvik Coromant di Milano ha lanciato sul mercato la gamma di frese CoroMill® Plura per filettature di misura più piccola, allo scopo di contrastare il rischio di rottura dell'utensile e di danni al componente associato ai maschi tradizionali.
I vantaggi della fresatura di filetti rispetto alla maschiatura sono ampiamente documentati. Ad esempio, è possibile utilizzare una stessa fresa per vari diametri, non su una sola misura di foro. Inoltre la fresa permette di realizzare i filetti più vicino al fondo dei fori ciechi, lasciando più spazio a disposizione per la caduta dei trucioli, con conseguenti vantaggi in termini di tempo di disponibilità della macchina, poiché si evita l'intasamento dei trucioli attorno all'utensile.
Tuttavia, il vantaggio principale è il fatto di evitare scarti. Chi ha lavorato in un'officina meccanica molto probabilmente sa cosa comporta la rottura di un maschio durante la lavorazione di un componente costoso. Spesso il pezzo risulta inutilizzabile, come l'utensile, ovviamente. Se si è fortunati, in rari casi è possibile ovviare al problema rivolgendosi a un'officina che esegue lavorazioni per elettroerosione, ma il dispendio è notevole, sia in termini economici che di tempo.
I componenti per uso medicale non fanno eccezione. Di norma questi particolari sono realizzati in acciai inossidabili e leghe dure a base di cromo-cobalto per uso chirurgico, e la filettatura spesso è una delle operazioni finali. Pertanto il componente ha già acquisito un notevole valore aggiunto e non ci si possono permettere errori.
La nuova gamma di frese CoroMill Plura è studiata appositamente per le tipologie di componenti richiesti nel settore medicale. Questi utensili, ideali sia per filetti destri che sinistri in materiali con durezza fino a 63 HRc, permettono di realizzare filetti da M1.6 a M12 in base alla profondità del foro e al materiale. Queste frese per filettatura sono disponibili anche in versioni UNC ed UNF.