I Paesi Bassi saranno Paese Partner della HANNOVER MESSE 2014. La nazione dell’high-tech che eccelle nell’export si proporrà come partner commerciale di altissimo profilo nella cornice della più importante fiera del mondo per la tecnologia industriale.
“Paesi Bassi e Germania sono legati da relazioni economiche strette e proficue, che riceveranno un ulteriore impulso alla HANNOVER MESSE 2014”, dice Jochen Köckler, membro del CdA della Deutsche Messe. “I Paesi Bassi sono importanti innovatori nel campo della costruzione di macchine e impianti e nella tecnologia energetica. Sono inoltre estremamente dinamici nell’export globale e sono tra i partner commerciali più importanti per l’industria tedesca. Detto in breve, rappresentano il Paese Partner ideale per la fiera industriale più importante del mondo.”
Ineke Dezentjé Hamming-Bluemink, Presidente dell’Associazione dei costruttori olandesi di macchine e impianti FME-CWM, spiega: “I Paesi Bassi sono un Paese particolare sotto diversi punti di vista: piccoli, densamente abitati, annoverano tra i propri punti di forza imprenditori innovativi e allo stesso tempo pragmatici. Questo consente alle aziende olandesi di avere una grande rapidità di espansione e di esportazione delle loro innovazioni tecnologiche.
La Germania è il nostro maggiore partner economico e la HANNOVER MESSE la più importante fiera industriale del mondo – si offre quindi per noi un’occasione ideale. È per questo che sono molto lieta, e mi sento anche molto onorata, per il fatto che i Paesi Bassi siano Paese Partner della HANNOVER MESSE 2014. Le aziende olandesi hanno la preziosa opportunità di presentare le loro soluzioni innovative ed altamente evolute al pubblico tedesco e internazionale.”
Anche il governo olandese sostiene con vigore il progetto del Paese Partner. Il Ministro olandese dell’economia Henk Kamp e Lilianne Ploumen, Ministro per il commercio estero e la Cooperazione allo sviluppo, annunciano che uniranno le loro forze per assicurare il successo della presenza alla HANNOVER MESSE. I due Ministri sono infatti fortemente convinti che “il commercio estero crea posti di lavoro interni.”