Un 2022 complesso anche per il segmento del taglio metalli sta per cedere il passo a un 2023 potenzialmente alquanto dinamico. Alessandro Rescaldani, amministratore delegato di ISTech, racconta il punto di vista dell'azienda.
Dopo un inizio decisamente brillante nella maggior parte settori industriali, per alcune aziende il 2022 sembra volersi concludere con minor slancio, complici le dinamiche inflattive. Com’è andata per ISTech?
Il bilancio di chiusura 2022 è decisamente positivo: le previsioni vedono un aumento consistente del fatturato, che si attesterà su livelli superiori al periodo pre-Covid.
Sicuramente un grande aiuto è arrivato dalle politiche governative di incentivo agli investimenti, in particolare le misure previste dalla nuova Legge Sabatini e dal piano Industria 4.0. Quest’ultimo in particolare ha rappresentato un vantaggio competitivo per Istech, dato che le nostre segatrici e i nostri impianti sono da tempo progettati in ottica 4.0.
Nell’automazione di taglio, in particolare, la nostra esperienza e le nostre capacità tecnologiche e di customizzazione sono ampiamente riconosciute dal mercato. È sicuramente la linea di produzione che è cresciuta maggiormente in questo anno.
Gli approvvigionamenti di materie prime sono stati complessi in questo 2022: avete adottato accorgimenti per evitare ripercussioni sui tempi di consegna, e con quali esiti?
Il 2022 è stato un anno difficile per tutti sul fronte degli acquisti; anche noi abbiamo riscontrato problematiche nel reperimento di componentistica di diversi tipi. Per quanto riguarda la parte meccanica, sono stati di difficile reperibilità riduttori, guide lineari e tutta una serie di componentistica commerciale. Dal punto di vista dell’impiantistica sono mancati componenti elettronici ed idraulici, come elettrovalvole, schede elettroniche, interruttori e non solo.
A venirci in aiuto è stata la nostra flessibilità produttiva e progettuale che ci ha consentito di riprogettare, cercando di farlo nel modo più modulare possibile, alcun componenti, così da avere la possibilità di scegliere, in fase di produzione, la marca di componentistica più facile da reperire in quel momento. Il dialogo con i fornitori è stato fondamentale per capire come muoverci in questo senso.
Infine, come spesso accade, le situazioni difficili portano anche a migliorare certi aspetti: la difficoltà di approvvigionamento ci ha portati a standardizzare il più possibile la componentistica (adottando ad esempio la stessa tipologia di sensori finecorsa su tutto l’impianto di taglio). Questa standardizzazione dei componenti si è rivelata vantaggiosa per i nostri clienti che hanno notevolmente ridotto la varietà di ricambistica da tenere a magazzino.
Quali segmenti vi hanno dato maggior soddisfazione nel 2022 e quali realizzazioni su misura di quest’anno sono da segnalare per la loro innovatività?
Sicuramente il segmento dell’automazione è stato il più ricettivo nei confronti delle nostre innovazioni, in particolare per quanto riguarda la gestione dei pezzi tagliati. Abbiamo realizzato impianti sempre più sofisticati che integrano nuove funzioni a valle del taglio. Al primo impianto dotato di braccio magnetico robotizzato ne sono seguiti diversi in rapida successione. Si tratta di una soluzione per la gestione dello scarico molto flessibile che permette di smistare e pallettizzare i pezzi con notevoli vantaggi dal punto di vista logistico. Può inoltre gestire il pezzo portandolo nelle successive stazioni di lavorazione. I pezzi possono ad esempio essere portati a una stazione di marcatura, oppure pesati per stabilire come suddividerli e infine posizionati accuratamente sui pallet.
Si sono apportate migliorie anche sulla flessibilità di utilizzo degli impianti, apportando soluzioni progettuali che consentono la gestione di pezzi di misure molto diverse. È così possibile gestire, sulla stessa macchina, il carico e lo scarico in automatico di spezzoni molto corti o di alberi fino a 3 mt.
Dal punto di vista del taglio, le segatrici montano sensori adattivi che monitorano il processo della macchina, modificando i parametri di lavoro.
Come sono state ripartite le vendite nei diversi mercati, Italia ed estero, per i prodotti ISTech?
L’Italia si è confermata il nostro mercato più importante e costantemente in crescita, ma abbiamo registrato buoni risultati anche nei mercati esteri (che per noi sono essenzialmente i mercati europei) grazie alla collaborazione sempre più stretta e proficua con alcuni rivenditori su paesi specifici, in particolare quelli scandinavi.
Quali novità sono previste per il 2023?
Abbiamo tantissimi progetti in cantiere per il nuovo anno, sul fronte dell’innovazione di prodotto e non solo.
Stiamo ultimando un’importante ristrutturazione del nostro capannone che ci porterà a raddoppiare la superficie destinata ad uffici e locali per il personale. Stiamo lavorando per ridurre la nostra impronta ecologica: il nuovo impianto di riscaldamento con caldaia a condensazione e pompa di calore sarà alimentata da un impianto fotovoltaico che è in fase di montaggio proprio in queste settimane e che provvederà a soddisfare grossa parte del nostro fabbisogno energetico.
Sul fronte del prodotto stiamo mettendo a punto una linea top di gamma che andrà ad implementare ulteriormente le performance della nostra gamma di punta, Power.
Nuovi prodotti, ampliamento della sede e innovazioni in tema di compatibilità ambientale si accompagneranno a un elemento che rimarrà invece costante: il nostro impegno a soddisfare al meglio le esigenze dei nostri clienti.
Da oltre 25 anni ISTech offre soluzioni standard e su misura per ogni esigenza di taglio dei metalli. Progettazione innovativa e flessibilità nella realizzazione permettono a ISTech di creare strumenti che si integrano perfettamente nei cicli produttivi, offrendo elevate capacità meccaniche di taglio e contribuendo all’automazione dei processi.