Il filosofo William of Ockham (noto in italiano come Guglielmo di Occam) è nato nei pressi di Londra nel 1288, entrò nell’ordine francescano in giovane età, studiò all'Università di Oxford, dove in seguito divenne anche docente.
Guglielmo elabora come conseguenza della sua posizione filosofica il principio metodologico cosiddetto del "rasoio", che precorre l'invenzione vera e propria del metodo scientifico e secondo il quale è inutile formulare più teorie di quelle strettamente necessarie a spiegare un dato fenomeno.
Due importanti formulazioni del cosiddetto rasoio di Ockham ricavate dai suoi scritti sono:
• «Si fa inutilmente con molte cose ciò che si può fare con poche cose» (frustra fit per plura quod potest fieri per pauciora).
• «Non moltiplicare gli elementi più del necessario» (entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem).
Il metodo proposto dal filosofo suggerisce quindi di scegliere la via più semplice per procedere alle dimostrazioni, optando, qualora ci fossero, più spiegazioni possibili di uno stesso fenomeno per quella che ci pare la più immediata e facilmente attuabile.
Nonostante gli enunciati del filosofo siano stati scritti in un tempo molto lontano appaiono attualissimi e ne possiamo trarre un enorme insegnamento utile per i tempi che stiamo vivendo. Nelle aziende sempre più frequentemente le persone si lamentano di non avere tempo e non riuscire a portare a termine gli incarichi della giornata.
Le continue emergenze, il moltiplicarsi degli impegni, gli obiettivi sempre più sfidanti sembrano rendere impossibile il rispetto della pianificazione con conseguente caos e senso di insoddisfazione.
Anche nella vita privata le ore della giornata paiono non bastare mai, anche qui i mille impegni famigliari o ricreativi devono fare i conti con i tempi disponibili e una giusta quantità di sonno.
In quali ambiti possiamo applicare il rasoio di Occam per migliorare il nostro equilibrio e diventare più efficienti?
Riunioni
Quando organizziamo un incontro fissiamo e rispettiamo l’orario di inizio e soprattutto quello di fine riunione.
Predisponiamo una scaletta, segniamo per ogni argomento i minuti necessari per trattarlo e sforziamoci di non sforare il tempo stabilito tagliando con il nostro rasoio inutili e barbose divagazioni.
Invitiamo i partecipanti ad intervenire restando nel tema e portando soluzioni concrete e non stucchevoli teorie non applicabili.
È buona abitudine scrivere un report dell'incontro a patto che ci si concentri solamente su pochi importanti punti trattati, un verbale di molte pagine impegnerà molto del nostro prezioso tempo e verrà letto da pochi.
Scrivere mail
Quando ci accingiamo a scrivere chiediamoci come poter essere esaustivi con il minor numero di parole, riserviamo eventuali approfondimenti ai file allegati e mettiamo in copia solo le persone interessate all’argomento evitando lunghe liste di colleghi per conoscenza.
Chiediamo qual è il livello di perfezione e accuratezza del nostro messaggio in base al destinatario e all’importanza dell’argomento.
Evitiamo di rileggere quanto scritto più volte alla ricerca di errori, dopo la seconda rilettura applichiamo il rasoio e premiamo invio.
Prendere decisioni
Impariamo ad utilizzare strumenti decisionali come matrici, tabelle a doppia entrata, SWOT Analysis. Non rimandiamo le scelte trincerandoci dietro la scusa di non avere sufficienti informazioni, il procrastinare intasa il nostro cervello ed aumenta lo stress. Tagliamo via le ipotesi che ci sembrano troppo complicate ed agiamo.
Parlare in pubblico
Nel public speaking possiamo sostenere che un discorso sarà tanto più efficace quanto maggiore sarà la sua capacità di spiegare concetti difficili in maniera semplice. Applichiamo il rasoio dovendo spiegare un certo concetto preferendo un’illustrazione semplice e soprattutto sintetica. Alleniamoci a giungere rapidamente al cuore del problema evitando inutili e superflui artifici linguistici e terminologie espresse nelle varie lingue del mondo che anziché farci percepire come competenti ci rendono solo incomprensibili, noiosi e stucchevoli.
Attività quotidiane
Una delle migliori qualità di un artista è sapere quando è il momento di dare l'ultimo tocco di pennello e dichiarare il quadro finito, anche nella nostra attività quotidiana chiediamoci spesso se il lavoro che stiamo facendo può essere terminato senza ulteriori investimenti di tempo.
Nel suo libro autobiografico “Open” il grande tennista Andre Agassi scrive: «Se insegui la perfezione, se fai della perfezione il tuo obiettivo ultimo, sai che succede? Insegui qualcosa che non esiste. Rendi infelici tutte le persone intorno a te. Rendi infelice te stesso. La perfezione? Saranno sì e no cinque in un anno le volte che ti svegli perfetto, le volte che non puoi perdere con nessuno, ma non sono quelle cinque volte che fanno un tennista. O un essere umano, se èper questo».
Il meglio è nemico del bene. Nella quotidianità chiediamoci spesso a cosa serve, a chi andranno in mano, chi userà il lavoro che stiamo svolgendo e decidiamo di conseguenza qual è il livello di perfezione.
Non sprechiamo inutilmente minuti ed energie nel fare cose perfette quando servono solo fatte abbastanza bene.
Affiliamo il nostro rasoio e usiamolo spesso per avere più tempo per le cose importanti della nostra esistenza regalando a chi lavora e vive con noi semplicità ed efficacia.
Antonio ZanabonI
Trainer e Coach
coach.libra@gmail.com