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Lucio Boschi, General Manager di 3B Technology, ci accompagna alla scoperta dell’azienda ravennate giunta al 25esimo anno di attività

  • 6 Febbraio 2014
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  • Lucio Boschi, General Manager 3B Technology
    Lucio Boschi, General Manager 3B Technology
  • Uno scorcio del magazzino
    Uno scorcio del magazzino
  • Lo staff 3B Technology
    Lo staff 3B Technology

La redazione de Il Distributore Industriale ha fatto visita alla sede di 3B Technology a Ravenna. Lucio Boschi, General Manager, ha risposto alle domande sulla storia dell’azienda e sull’evoluzione attuale del mercato

Sig. Boschi, 3B Technology è una realtà entrata nel 25esimo anno di attività. Ci può fare una panoramica della sua storia mettendo in evidenza i momenti fondamentali di questo lungo percorso?

La 3B nasce da un’idea dei 3 fratelli Boschi (da qui 3B) di unirsi per condividere la passione e l’esperienza pregressa nell’impiantisca elettrica industriale e avendo percepito l’esigenza di un mercato che, a livello locale era alla ricerca di risposte tangibili.

Nel 1989 viene fondata 3B sas come agenzia di rappresentanza, specializzata negli impianti industriali ad elevato rischio esplosione ed incendio.

Questo ci ha permesso di dialogare con i progettisti, con gli installatori e con gli utilizzatori finali.

Abbiamo cominciato da subito con la rappresentanza di grandi marchi inerenti il settore elettrico, poi nel corso degli anni ne sono stati affiancati altri di pari importanza, introducendo la strumentazione industriale e ampliando cosi la nostra gamma commerciale.

Nel 1993 la svolta, con la trasformazione in 3B Technology Srl in qualità di distributore industriale a tutti gli effetti. Sin dall’inizio abbiamo creduto nella qualità, e quindi ci siamo focalizzati nella distribuzione di prodotti ad alto contenuto tecnologico e di più difficile reperibilità sul territorio, rivolto comunque all’industria.

Altro passo importante, sicuramente, nel 1996, grazie all’incontro e all’inizio di una collaborazione consolidata negli anni con Parker Hannifin, di cui siamo tutt’oggi Distributori Certificati su più divisioni. Negli anni vi siete contraddistinti come distributori e produttori di componentistica, soluzioni e sistemi per Automazione, Controllo e Processo nel settore elettro-strumentale.

Quali sono nello specifico i prodotti maggiormente richiesti in questa fase di mercato e quali i vostri interlocutori principali?

Oggi a livello merceologico copriamo praticamente tutti i settori dell’industria manifatturiera in genere, chimica e petrolchimica. Ma è nell’Oil & Gas la nostra specializzazione, il nostro “cavallo di battaglia”.

E’ il processo che nell’industria ha le maggiori applicazioni ed investimenti e trova il suo connubio fra la strumentazione di misura e la strumentazione di processo.

Quest’ultimo campo è totalmente coperto dalla vasta gamma e qualità Parker, Instrumentation Products Division. Abbiamo altri due settori, l’oleodinamica e la filtrazione, in cui crediamo particolarmente e su cui stiamo investendo molto, sia in risorse umane che finanziarie. Queste ultime due specializzazioni trovano diverse applicazioni per esempio nel navale e nel movimento terra, settori in cui stiamo entrando con forza proprio a seguito di questi ultimi rinnovamenti e magari aiutati dalla vicinanza al porto.

Nel 2002 abbiamo acquisito un ramo di azienda (da prima nostro fornitore) per stampare e produrre direttamente le Custodie Portastrumenti, acquisendo competitività sul mercato ed affiancando l’attività di produttore a quella consolidata di distributore.

Queste custodie sono utili per prolungare la vita degli strumenti in qualsiasi tipo di impianto, cosa che in questo particolare momento è molto apprezzata, e riscontrano grande interesse anche perché il cliente può “personalizzarle” insieme ai nostri tecnici, seguendo delle semplici linee guida, secondo le proprie necessità. Le stesse procedure di “castomerizzazione” vengono utilizzate per la produzione e l’assemblaggio di Manipolatori elettrici e Junction Box.

L’ampliamento della gamma prodotti è in continua evoluzione come del resto il mercato di oggi, un processo che ci porta a diventare specialisti nella conoscenza e nella reperibilità di magazzino per essere un punto di riferimento sempre più completo e affidabile.

La vostra strategia aziendale vi ha portato a oltrepassare i confini nazionali e dal 2004 vi avvalete anche di una succursale commerciale in Egitto. Come nasce questa scelta e quanto incidono a oggi le commesse provenienti dall’estero sul totale del vostro fatturato?

I primi contatti con aziende del settore petrolifero sono maturati in occasione della nostra presenza alle varie fiere locali. Questo ci ha aperto la strada per partecipare a vari tender internazionali, ma di contro non potevamo essere presenti sul mercato domestico che invece mantiene i rapporti commerciali con la propria moneta nazionale. Abbiamo cosi deciso di entrare sul territorio locale con una nostra controllata. Nasce nel 2006 la 3B Technology For Petroleum Service.

In questi anni la 3B T.F.P.S. ha svolto la sua attività in modo speculare alla nostra portando la medesima filosofia sul territorio. Facendosi apprezzare e riconoscere, ha ottenuto un buon risultato. Purtroppo non potevamo prevedere gli sconvolgimenti politici che ci hanno costretto a fare un passo indietro e riprendere in mano la gestione dall’Italia. In ogni modo, visto il momento di staticità, sono sempre più convinto che il mercato italiano, oggi, deve guardare al mercato estero e ai paesi in via di sviluppo. In modo particolare al Medio Oriente ed ai Paesi dell’Est. Il vantaggio che ne ricaviamo è proporzionale alla grande competenza, know-how e abilità nel servizio, elementi molto richiesti e apprezzati oltre confine. Il problema sta nel capire ed individuare le esigenze del cliente e quindi offrire un prodotto affidabile ed idoneo alle specifiche. Inoltre ci stiamo organizzando per essere presenti sui territori russi e suoi limitrofi. Il mio motto è “andiamo dove il cliente ha bisogno di noi”.

 

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