Ingegneria di manutenzione nel manufacturing

indagine per il monitoraggio dello stato dell’arte nelle scelte di gestione della manutenzione nelle aziende

  • Distribuzione delle aziende manufacturing rispondenti alla survey
    Distribuzione delle aziende manufacturing rispondenti alla survey

INTRODUZIONE

Questa memoria è scritta con l'obiettivo di presentare alcune evidenze dell'Osservatorio Tecnologie e Servizi per la Manutenzione della School of Management del Politecnico di Milano (www.tesem.net), risultato di un anno di lavoro durante il quale sono state studiate, attraverso una ricerca sul campo, più di cento aziende in diversi settori industriali. L'Osservatorio, attraverso un'indagine pluriennale, indirizza come target tutte le aziende del comparto impiantistico industriale nazionale che gestiscono impianti di produzione e di servizio (reti o utilities), con lo scopo di monitorarne lo stato dell'arte nelle scelte di gestione della manutenzione. Attraverso survey ad ampio spettro, l'Osservatorio vuole monitorare lo stato dell'arte delle scelte di manutenzione all'interno di aziende di piccola, media e grande dimensione; vuole inoltre contribuire alla promozione delle best practice nei processi di manutenzione, facendosi testimone di business case emblematici per le innovazioni tecnico - organizzative e i risultati raggiunti per la competitività aziendale.

I target della ricerca 2011 sono stati indirizzati attraverso un'indagine distribuita sul territorio, concentrata in quattro diverse regioni italiane, grazie alle collaborazioni istituite con dipartimenti e laboratori di altre università: oltre alla Lombardia, coperta dal DIG del Politecnico di Milano (con la collaborazione del CELS dell'Università degli Studi di Bergamo), l'indagine ha interessato l'Emilia Romagna, grazie alla collaborazione con il DIEM dell'Università degli Studi di Bologna, la Puglia, grazie alla collaborazione con il DIMeG del Politecnico di Bari e la Toscana, grazie alla collaborazione con l'IBIS dell'Università degli Studi di Firenze. Con questa memoria vogliamo discutere i risultati della survey, concentrando l'attenzione su alcune evidenze emerse a riguardo dell'ingegneria di manutenzione attraverso le risposte delle aziende intervistate nel manufacturing, più precisamente nei settori della produzione manifatturiera discreta e di processo.

I RISULTATI DELLA SURVEY

Nelle aziende dell'industria di processo è più diffusa - come prevedibile - la presenza di un dipartimento o ufficio con compiti di ingegneria di manutenzione. In alcuni casi, la funzione aziendale è denominata Ingegneria di affidabilità, a testimonianza della rilevanza assunta da tutto quell'insieme di principi, tecniche e procedure affidabilistiche per la gestione di impianti industriali ad elevata criticità. Si conferma quanto risaputo sul sistema informativo di manutenzione: in presenza dell'ingegneria di manutenzione è maggiore la propensione all'impiego del CMMS o, in alternativa, di moduli di sistemi software aziendali ERP dedicati alla gestione della manutenzione. Esiste tuttavia una varietà di scelte per altri sistemi di supporto all'ingegneria di manutenzione.

In particolare, tra le aziende in cui è presente l'Ingegneria di manutenzione come dipartimento o ufficio:

· la scelta più comune è di impiegare, accanto al CMMS/ERP aziendale, fogli di calcolo strutturati per diversi compiti d'analisi dell'Ingegneria di manutenzione; l'uso di applicativi software specifici per l'Ingegneria di manutenzione è raro;

· se il CMMS/ERP è assente, la scelta ricade - nella maggior parte dei casi - sull'uso combinato di strumenti di base, vale a dire una serie di fogli di calcolo strutturati e/o data base customizzati per le esigenze aziendali.

Per approfondire ulteriormente lo stato delle practice di ingegneria di manutenzione riportiamo la distribuzione delle risposte ad una domanda che rimanda alla conoscenza e impiego industriale della RCM (Reliability Centred Maintenance), notoriamente associata a compiti ed attività di ingegneria di manutenzione. E' sorprendente, a nostro parere, che molti rispondenti dichiarino di non conoscere l'acronimo RCM. Questo non vuol dire che non si facciano attività assimilabili a quanto previsto dalla RCM; ci pare piuttosto il risultato di una scarsa diffusione della cultura d'ingegneria di manutenzione in alcune, e viste le statistiche, non poche aziende. In generale, possiamo concludere che la practice della RCM non è così diffusa, certamente è meno frequente incontrarla nelle aziende dell'industria manifatturiera discreta. Con questa evidenza, le statistiche ottenute dalla ricerca confermano alcune aspettative prevedibili anche se, secondo una convinzione nostra, del tutto personale, non si poteva pronosticare una percentuale di diffusione della practice così bassa.

A cura di M.Macchi e L.Fumagalli

Leggi il resto dell'indagine sul numero di Giugno di Manutenzione