Innovazione sostenibile al centro del 3DEXPERIENCE FORUM 2015 di Dassault Systèmes

gli altri temi trattati durante la giornata tenutasi a EXPO, sono stati innovazione ed Experience Thinking olistico

  • 10 Luglio 2015
  • 78 views
  • Innovazione sostenibile al centro del 3DEXPERIENCE FORUM 2015 di Dassault Systèmes
    Innovazione sostenibile al centro del 3DEXPERIENCE FORUM 2015 di Dassault Systèmes

L'edizione 2015 del 3DEXPERIENCE Forum di Dassault Systèmes ha avuto luogo ad EXPO, location non casuale, visto che l'evento è stato centrato sull'Innovazione Sostenibile e che entrambi i concetti di "sostenibilità" e "innovazione" sono alla base dei grandi temi dell'Esposizione Universale dedicata al futuro della nutrizione sul nostro pianeta.

Dopo l'apertura dei lavori da parte di Guido Porro, amministratore delegato dell'area Euromed, e il saluto di benvenuto del Direttore Generale di EXPO, Piero Galli, sul palco del Conference Center di EXPO si sono succeduti diversi speaker di alto profilo, che hanno affrontato le tematiche in questione da varie prospettive: George Gabor Burt, figura di spicco internazionale nell'ambito del pensiero innovativo, della creatività e delle strategie per uomini e istituzioni; Carlo Ratti, ingegnere e architetto a capo del Senseable City Lab presso il MIT di Boston, fra i designer più influenti d'America, che nell'ambito di EXPO ha progettato il "Supermercato del Futuro"; e Roberto Vergani, professore ordinario al Dipartimento di Ingegneria Gestionale nel Politecnico di Milano e fondatore di PROject Science, istituto di consulenza sull'innovazione strategica.

Gli interventi dei "guest speaker" si sono alternati alle presentazioni altrettanto interessanti e più concretamente rivolte all'attività quotidiana del mondo dell'industria e dei servizi da parte del top management aziendale della multinazionale francese. La nuova innovazione è l'esperienza del cliente: così ha esordito Monica Menghini, EVP, Chief Strategy Officer, che ha spiegato: "La prospettiva di Dassault Systèmes è quella di abbracciare un vero Experience Thinking.

Questo perché la tecnologia è un mezzo per conseguire l'innovazione, non può esserne il motore in quanto ogni tecnologia viene riprodotta dai concorrenti in tempi molto brevi. Anche l'innovazione basata sui prodotti e sul design thinking comunemente inteso costituisce un vantaggio limitato, poiché il tasso di rinnovamento dovrebbe essere velocissimo per poter essere il pilastro della competitività di un'azienda. È quindi necessario estendere il "design thinking" all'intera strategia di go-to-market e trasformarlo in "Holistic Experience design", che consentirà all'azienda di conseguire un'offerta unica e distintiva, difficile da imitare. La piattaforma 3DEXPERIENCE di Dassault Systèmes è stata creata proprio per abilitare questo tipo di pensiero di business olistico, per dotare le aziende di una piattaforma in grado di modellare, progettare e simulare, l'intero processo di go-to-market. Proprio per questa scelta," ha concluso Menghini, "la piattaforma 3DEXPERIENCE, è stata definita la vera grande innovazione IT dagli esperti di settore."

Nel corso del proprio intervento a chiusura dei lavori, Bernard Charlès, President & CEO di Dassault Systèmes, ha ricordato che la sua azienda ha ridefinito la propria strategia circa tre anni fa, identificando una mission che propone di aiutare la comunità di business a proseguire il proprio sviluppo sostenibile re-immaginando il futuro. Questo porterà grandi trasformazioni nell'urbanizzazione, nelle infrastrutture e nei trasporti, nell'energia, nel cibo, nella salute e nella medicina, nell'istruzione e nella formazione. Si tratta di una scelta estremamente concreta che ha portato l'azienda a investire quasi due miliardi di euro in acquisizioni mirate a conseguire questo obiettivo, dando inizio a un viaggio nell'innovazione totale che durerà almeno fino al 2020. L'innovazione, secondo Charlès, va perseguita cambiando prospettiva di sviluppo senza preconcetti, evitando di guardare al passato e mettendo l'universo virtuale al servizio di quello fisico. Il protagonista di questa trasformazione dell'industria è il prototipo digitale, definito da Charlès "Digital Twin", cioè un vero e proprio "gemello virtuale" del prodotto reale, che consente di simulare all'infinito processi, prodotti ed esperienze ottimali per il cliente finale, senza consumare risorse ed energia, conseguendo la migliore innovazione con il minimo impatto economico e ambientale. Il Digital Twin permette una serie di rivoluzioni che trasformeranno in breve tempo il panorama industriale. Innanzitutto, la collaborazione fra team di lavoro senza limiti geografici, che consentirà di costruire non solo prodotti di serie, ma di sviluppare pezzi unici e inimitabili (basti pensare alla realizzazione di grandi opere ingegneristiche e architettoniche uniche al mondo) a un costo economico e ambientale incredibilmente contenuto. Dassault Systèmes ha già dato vita concreta a quest'evoluzione e trasformazione operata dal prototipo digitale. Nell'ambito dei grandi progetti urbanistici, ad esempio, ha recentemente annunciato che la città-stato di Singapore svilupperà il proprio modello digitale con l'aiuto della piattaforma di Dassault Systèmes, per studiare lo sviluppo e la gestione futuri della megalopoli asiatica. Con Akka, una società di ingegneria, Dassault Systèmes ha invece sviluppato il "digital twin" di un'autovettura di nuova concezione, intelligente e connessa a Internet, con un team di appena cento persone, utilizzando la piattaforma 3DEXPERIENCE su device mobili e cloud, creando di fatto un nuovo paradigma di sviluppo delle autovetture che potrà essere utilizzato da molti in futuro. Infine, nel settore Life Science, grazie al software di Dassault Systèmes è ora possibile simulare fedelmente il cuore umano, nei suoi tessuti e nel funzionamento, permettendo di accelerare diagnosi e cura delle malattie cardiache. Per quanto riguarda le scienze e l'istruzione, Dassault Systèmes ha finalizzato una serie di acquisizioni che hanno portato alla creazione dei brand Biovia e Geovia, che consentiranno di sfruttare il 3D avanzato al servizio del mondo medico, scientifico e geologico. Questo fornirà contenuti totalmente innovativi anche in ambito accademico e, presto, gli studenti potranno letteralmente "navigare" all'interno di un modello digitale attinente alla materia di studio.

Dal punto di vista del manufacturing, Dassault Systèmes sviluppa da tempo soluzioni per il Digital Manufacturing, che però oggi cambia prospettiva secondo la casa francese. Andando oltre la semplice digitalizzazione dei processi produttivi, ha spiegato Charlès, la digitalizzazione della fabbrica sarà essenzialmente mirata a produrre esperienze per i consumatori in modo personalizzato, non prodotti. Si passerà dalla produzione di massa in serie alla personalizzazione dei prodotti di massa per fornire maggiore valore ai clienti, grazie al completo controllo e governance dei dati digitali a monte del processo produttivo. Il design in 3D cambierà in modo radicale in funzione della fabbricazione additiva e della trasformazione dei materiali utilizzabili da questi ultimi. Non sarà più necessario progettare e disegnare una parte, ma sarà sufficiente definire i "vincoli" dell'insieme sulla parte e il software genererà automaticamente la parte migliore possibile. Fatto questo, la produzione additiva stamperà direttamente la parte stessa. In ambito di progettazione aerospaziale, questa trasformazione è già concretamente in atto.

Nel corso dei lavori, Ingeborg Rocker, VP 3DEXPERIENCity Dassault Systèmes e docente ad Harvard, ha presentato 3DEXPERIENCity, la soluzione di Dassault Systèmes per modellare e simulare il territorio e gli spazi urbani del prossimo futuro. La Rocker ha evidenziato che ci troviamo in un momento molto particolare per la nostra geosfera, con una serie di problematiche che influenzeranno radicalmente la nostra vita: cambiamenti climatici, crescita della popolazione mondiale, espansione inarrestabile degli spazi urbani che tra qualche decennio accoglieranno il 70% della popolazione mondiale, rilocalizzazione delle risorse, gestione dei rifiuti e riciclo. In questo contesto è fondamentale poter disporre di strumenti che consentano di mappare le varie situazioni, analizzare, modellare e simulare le correlazioni tra i vari fattori che influenzeranno lo sviluppo, la gestione del territorio globale, in modo particolare quello urbano. L'accordo recentemente firmato con Singapore riguarda un progetto futuristico in questa direzione, visto che le megalopoli asiatiche sono le prime a sperimentare una concentrazione umana mai vista prima. Analoghe sperimentazioni sono state condotte anche a Lille e Rennes in Francia, in particolare in relazione alla mobilità e all'accessibilità di determinati luoghi da vari punti della città. Il compito della piattaforma di Dassault Systèmes con la soluzione 3DEXPERIENCity sarà proprio quello di mappare e analizzare in modo olistico tutte le componenti e i processi che costituiscono la vita urbana, per poterne immaginare e progettare lo sviluppo sostenibile attraverso l'armonizzazione di prodotti, natura e vita umana, secondo una visione di sviluppo futuro che l'azienda francese comunica ormai da qualche anno e che diventa sempre più concreta e reale.