L’attività nei casi di contenzioso e la futura introduzione della classificazione acustica degli edifici configurano delle competenze professionali sempre più specifiche e complesse, che richiedono corsi teorici mirati oltre a numerose esperienze professionali qualificanti.
Acustica applicata all’ambiente e all’edilizia
Gli studi previsionali di impatto acustico e clima acustico oggi possono essere spesso consegnati in autocertificazione (Legge 106/2011 e DPR 227/2011) ma richiedono comunque la firma di un tecnico competente riconosciuto e la garanzia del rispetto dei limiti di legge (DPCM 14/11/97). Chi firma questi documenti sostitutivi di atto notorio dovrà avere la competenza di eseguire sempre e comunque le misure, valutare i dati e la situazione in oggetto e individuare quindi le soluzioni tecniche necessarie per rispettare i severi limiti di legge.
Una consulenza acustica che segua una attività potenzialmente rumorosa o legata alla musica fin dal suo nascere farà risparmiare molti soldi all’imprenditore iniettandogli molto valore aggiunto (si pensi al classico bar con happy hour o a molti ristoranti di oggi).
Per quanto riguarda le applicazioni nell’edilizia, i numerosi contenziosi basati sul DPCM 5/12/97, ma anche le norme tecniche sulla classificazione acustica (UNI 11367:2010 e la recentissima UNI 11444:2012 –per ora norme tecniche ‘volontarie’) aprono possibilità di specializzazione professionale e di impiego nello studio previsionale dell’isolamento, l’assistenza sul cantiere e il collaudo delle opere finite.
Al tecnico acustico è richiesta infatti una perfetta conoscenza della teoria dell’isolamento, ma anche un continuo aggiornamento sui prodotti, i sistemi e le tecniche di posa in opera. Egli dovrà assistere tutti i progettisti dalla fase di layout al progetto esecutivo, per poi affiancare la direzione lavori, istruire i capi-mastro e infine collaudare per confermare i risultati. Si rammenta che i risultati si ottengono sempre da una corretta progettazione e da una buona posa in opera, non si può esimere da nessuna di queste due componenti.
Conoscere i dettagli delle interconnessioni tra i parametri di isolamento e di rumorosità degli impianti nelle abitazioni e negli edifici è la chiave per dare comfort acustico a chi ci vive (p.e. i limiti della classe I della recente norma sulla classificazione acustica degli edifici – UNI 11367). Anche nelle ristrutturazioni si coglierà l’opportunità per riqualificare l’abitazione anche dal punto di vista acustico.
Dato che nella suddetta norma del 2010 sono citati i parametri acustici della qualità interna degli spazi comuni si prevede che avremo spazi sempre più confortevoli anche nella nostra vita quotidiana (ristoranti, palestre, sale riunioni, auditorium, cinema ecc.). Saranno migliori perché ci si capirà meglio, saranno più silenziosi e la musica e i messaggi comunicati via altoparlanti avranno una qualità ben superiore a quanto siamo abituati oggi, la nostra vita migliorerà, per esempio, diminuendo alcune forme di emicrania a chi lavora in ambienti troppo riverberanti.
I moderni sistemi di altoparlanti ad array e d’ascolto multicanale richiederanno delle competenze di fisica applicata che solo un tecnico con una precisa formazione potrà ottimizzare l’utilizzo. Da qui la necessità di studiare la materia per evitare gli errori comuni di oggi, fatti spesso da chi ha solo esperienza e nessuna base tecnico-scientifica.
La formazione sarà permanente e interesserà tutta la filiera di progetto, produzione e installazione dei prodotti per l’acustica perché solo il concetto di qualità totale potrà fare uscire il paese dalla crisi con delle carte vincenti.
Acustica applicata all’industria e ai prodotti
Mentre il mondo anglosassone parla già da tempo di un approccio ‘buy-quiet’ alla tecnologia (il principio per cui produrre e comprare prodotti silenziosi è una garanzia per la salute e anche per il risparmio economico), l’Italia del futuro diventerà un luogo più silenzioso e più confortevole grazie al lavoro dei professionisti e delle professionalità coinvolte.
In un futuro non troppo lontano la progressiva sostituzione dei motori a scoppio diminuirà notevolmente il rumore ambientale e quindi molti altri prodotti dovranno adeguarsi, quindi il tecnico acustico potrà contribuir allo sviluppo e alla certificazione di prodotti sempre più silenziosi.
Lorenzo Rizzi
L’autore opera nel gruppo di lavoro diretto da Attilio Carotti
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