L'industria manifatturiera è un campo in cui i progressi tecnologici hanno un impatto diretto sull'ottimizzazione dei processi, dando spazio a nuove possibilità di produzione e spesso ottenendo una drastica riduzione dei prezzi a vantaggio dei clienti. La tecnologia di stampa 3D di Stratasys continua a rappresentare un elemento chiave in tal senso.
La stampa 3D, o fabbricazione additiva, si è trasformata in un processo di produzione che consente a un gran numero di aziende, in una quantità crescente di settori, di ottenere nuovi standard di efficienza. Tra questi, la possibilità di produrre on-demand e di ridurre significativamente i tempi di immissione sul mercato. Come indicato dai più recenti rapporti degli analisti, la fabbricazione additiva si è consolidata come tecnologia ampiamente apprezzata. Secondo stime della società McKinsey & Company il valore del settore si aggirerebbe intorno ai 100-200 miliardi di dollari.
Ottimizzazione delle opportunità di stampa 3D
Esistono due modi per avviare questo spazio di mercato da 200 miliardi di dollari. Il primo lo stiamo già attuando attraverso la ricerca di prodotti e modelli di business in grado di sfruttare i vantaggi della stampa 3D. L'operazione opposta consiste invece nell'adattare la tecnologia perché possa rispondere a future esigenze di produzione. Proprio in questo modo stiamo trasformando la prototipazione rapida in fabbricazione additiva.
Ma qual è dunque il motivo di tanto interesse adesso nei confronti di una tecnologia inventata ben 30 anni fa? La risposta è di ordine socio-economico e in parte va oltre il caso concreto della stampa 3D. Anche l'attenzione nei confronti dell'ambiente incide sul modo di pensare di consumatori e produttori, spingendo la domanda a prendere in considerazione tecnologie che consentono di sfruttare in modo più efficiente le risorse, quali la stampa 3D. L'economia globale va di pari passo. A dispetto delle enormi opportunità di vendita di prodotti offerte dal mercato globale, in realtà le aziende non possono funzionare centralizzando tutta l'attività in un unico grande stabilimento. I megatrend globali stanno obbligando le aziende a pensare in modo differente, a riconsiderare e reinventare il concetto di fabbrica.
La prossima rivoluzione industriale e la fabbricazione additiva
Personalmente non ritengo che la fabbricazione additiva da sola rappresenti la prossima rivoluzione industriale: si tratta di una tecnologia di produzione. Siamo praticamente alle soglie dell'industria 4.0, che rappresenta la vera rivoluzione industriale, all'interno della quale la fabbricazione additiva giocherà un ruolo fondamentale.
Allargando questo concetto, pensiamo che stiamo vivendo in un mondo in cui possiamo collegare le cose e l'industria 4.0 è il collante di questa realtà. L'industria 4.0 non è uno stabilimento meccanizzato, ma un'intera filiera di fornitura gestita dall'Internet delle cose (IoT). La stampa 3D si inserisce senza alcuno sforzo al centro di questa concezione grazie alla sua infinita flessibilità. Si tratta infatti di una tecnologia capace di realizzare prodotti la cui forma ci è ancora sconosciuta.
Cosa significa questo per l'utente della stampa 3D?
Proprio in questo momento stanno emergendo due diversi tipi di approccio economico tra consumatori e produttori. Da una parte ci sono consumatori che acquistano ogni genere di prodotto e aziende che realizzano ogni genere di prodotto da stoccare e poi vendere a questo tipo di consumatori. Dall'altra ci sono consumatori che vogliono essi stessi creare ogni genere di prodotto.
E io ritengo che al momento noi ci collochiamo proprio a metà strada tra aziende che producono solo ciò che i consumatori richiedono e consumatori che vogliono personalizzare ciò che le aziende producono. Ecco qual è la relazione tra l'industria 4.0 e la stampa 3D.
La fabbricazione additiva, strumento di collegamento tra gli utenti
Accade sempre più spesso che le aziende forniscano componenti ai clienti attraverso uno streaming diretto di dati alle stampanti 3D. Anche l'ecosistema produttore/consumatore si sta trasformando in un universo interconnesso. 10 o 15 anni fa si discuteva di quanto sarebbe stato rivoluzionario l'uso della fabbricazione additiva per la connessione di macchinari di tutto il mondo, come se di fabbriche virtuali si trattasse.
E per quanto incredibile, oggi siamo testimoni di un fenomeno analogo: consumatori interconnessi che agiscono come se fossero fabbriche virtuali. In questo momento ci sono migliaia di stampanti 3D nelle case delle persone che attendono di diventare "fabbriche". Basterà che un consumatore richieda un prodotto tramite un dispositivo con accesso a Internet perché dall'altra parte ci sia una fabbrica pronta a produrlo. Questo potrebbe a sua volta indurre un cambiamento nel modello di business di alcune compagnie, spingendole a modificare il loro approccio nei confronti dei clienti. So di un'altra azienda che si è riconvertita rendendo pubblico il costo dei materiali, le risorse investite per la ricerca e lo sviluppo, come pure i margini di profitto. Se il cliente condivide questo modello etico, ne acquisterà più volentieri i prodotti.
Una strategia per la fabbricazione additiva
Stratasys collabora con autentica passione con le aziende aiutandole a sviluppare una strategia di fabbricazione additiva mediante stampa 3D. Ogni società deve valutare la necessità di implementare la fabbricazione additiva e le ragioni per utilizzare questa tecnologia sono diverse. Ad esempio la possibilità di produrre articoli in scala ridotta, di fabbricare attrezzaggi, di personalizzare oggetti a costi sostenibili, di rispettare l'ambiente o di ottimizzare la catena di fornitura. La maggior parte dei modelli di business che attualmente ricorrono alla fabbricazione additiva riunisce una o più di queste caratteristiche.
La personalizzazione è forse l'aspetto che più riunisce i diversi vantaggi di questa tecnologia, perché richiede la produzione di articoli specifici per un uso individuale, come le protesi medicali. I metodi tradizionali per la produzione di protesi risultano generalmente invasivi e scomodi per gli utenti, lenti e non ottimizzati.
La fabbricazione additiva continua a scardinare le catene di fornitura tradizionali e i modelli di business più consolidati. Capace di dare nuove risposte ai cambiamenti socio-economici, svolgerà un ruolo importante nel futuro dell'industria 4.0 fungendo da trait d'union tra il mondo tangibile della produzione e l'universo digitale.