L’importanza dell'attività normativa con SC4

Riparte il lavoro del Sottogruppo della Commissione Trasporti UNI

  • 18 Dicembre 2012
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    L’importanza dell'attività normativa con SC4

Nel 2012, dopo un periodo di stasi di due anni, ha ripreso l’attività il Sottogruppo Trasporti SC4 della Commissione Manutenzione UNI.

La Sottocommissione 4 opera sin dalla fine degli anni Novanta. Vi partecipano rappresentanti di aziende di trasporto pubblico di varia dimensione (in generale grandi o medie) ed esperti.

SC4 nasce dall’esigenza, riconosciuta dalla Commissione Manutenzione di UNI, di affrontare un settore, quello dei trasporti collettivi, che alla fine degli anni Novanta cominciava, anche sotto la spinta di AIMAN Trasporti, a dare timidi segni di cambiamento con apertura al mercato non solo della gestione dell’esercizio ma anche della manutenzione. Infatti, nel passaggio di concessioni, l’affidamento dei mezzi a gestori diversi da quelli storici con contratti temporanei poneva una serie di problematiche del tutto nuove, in particolare la conservazione degli asset (veicoli e impianti) tra il momento dell’affidamento e la riconsegna al termine del contratto.

Il problema che si era venuto a creare era soprattutto dovuto all’assenza di norme tecniche di riferimento, in particolare per la manutenzione.

SC4 ha avuto quindi la missione di elaborare norme specifiche riguardanti la manutenzione per il settore Trasporti Collettivi. Tale decisione fu sostenuta anche dalla coscienza che, sebbene la manutenzione rappresenti dal 25 al 35 % del budget, nella cultura di molte aziende la stessa tende a essere posta in secondo piano o – peggio – a essere trattata come un mero costo, possibilmente da abbattere, e non come un'attività essenziale per la corretta conservazione degli asset, senza contare la sua rilevanza ai fini del servizio reso all’utente finale.

Norme emesse
L’attività di SC4 ha portato alla elaborazione di cinque norme, classificabili in tre filoni.

Il primo, a carattere generale, ha inteso trasferire al settore e alla sua specificità i concetti base di norme già elaborate dalla Commissione Manutenzione. Rientrano in questo filone la norma UNI 11082 pubblicata nel 2003 “Terminologia specifica per il settore trasporti collettivi” e la norma 11134 pubblicata nel 2005 “Indici di manutenzione per il trasporto collettivo”.

Un secondo filone affronta in modo più specifico il medesimo tema degli indici di manutenzione. La norma 11069 pubblicata nel 2003 definisce gli indici di manutenzione applicabili a rotabili su gomma impiegati per servizi a fermate frequenti. La norma 11178, pubblicata nel 2006, ha come titolo “Guida per l’applicazione della UNI 10388 (indici di manutenzione) al settore infrastrutture per trasporti su ferro”.

Il terzo filone si discosta dal tema indici per affrontare un'esigenza palesatasi in anni recenti: la valorizzazione dei veicoli, anche in funzione delle aperture al mercato. La Sottocommissione ha affrontato questo tema definendo la norma UNI 11282 pubblicata nel 2008 ed applicabile ai veicoli su gomma (autobus e filobus).

Nuove attività
Nel 2012, anche a seguito dell’uscita di normative europee come la UNI EN 15341 sugli indicatori di prestazione della manutenzione e di norme italiana come la UNI 11420 sulla qualificazione del personale di manutenzione e la UNI 11414 sulla qualificazione dei sistemi manutentivi, è iniziato l’aggiornamento delle norme pubblicate. Nel contempo si è evidenziata la necessità di ampliare il campo di attività di SC4 ai trasporti in generale, tenendo conto dei nuovi sistemi di qualità cui si va conformando l’attività aziendale in generale e quella manutentiva in particolare, cioè i sistemi HSE.

Con questi ulteriori sviluppi si intende mettere a disposizione degli operatori un corpo di norme che, oltre a definire linee guida per governare i processi relativi alla manutenzione o elaborare parametri direttamente correlati con la stessa (come la valorizzazione dei veicoli), intendono contribuire a promuovere una “cultura” della manutenzione che non sempre è patrimonio degli addetti al settore.

Bruno Sasso

Giovanni Rovere