Gli standard da soddisfare per il funzionamento di camere bianche sono sempre più rigidi, se si pensa ad esempio al mantenimento della sovrappressione. Si sa che mantenendo stabili le cascate di pressione si evita l’entrata di aria contaminata. Negli edifici con varie camere bianche vengono create zone con diversi livelli di pressione, al fine di proteggere maggiormente le zone più sensibili.
Monitoraggio costante
L’obbligo di monitorare costantemente la sovrappressione, previsto dalla norma EN ISO 14644, non può essere soddisfatto installando semplicemente degli indicatori. Se la sovrappressione scende al di sotto della soglia critica, mancherebbe in tal caso una contromisura che provveda alla sua regolazione. Inoltre è poco realistico che proprio in quei momenti il personale addetto si trovi nelle vicinanze e possa intervenire. È quindi ormai prassi comune effettuare una misura continua della pressione differenziale il cui segnale viene trasmesso costantemente ad un'unità di controllo.
Soluzioni statiche e dinamiche
Per questo tipo di applicazione si trovano sul mercato sia trasduttori di pressione differenziale “statici” sia soluzioni “dinamiche”. Queste ultime si basano sul principio del flusso – una piccola quantità di aria passa da una camera all’altra; la velocità di flusso viene rilevata e da essa viene calcolata la pressione differenziale. Questo metodo “dinamico” comporta tuttavia due svantaggi rilevanti:
- Per il principio di misura dinamico è necessario che l’aria scorra. Si ha quindi uno scambio d’aria nelle camere. Spesso però, l’aria in tutte le camere bianche deve arrivare esclusivamente da un condotto di alimentazione dotato di filtro onde evitare contaminazioni trasversali. Per i trasduttori dotati di sensori statici questo problema non si presenta.
- Quando è necessario regolare due camere bianche è fondamentale mantenere costanti gli intervalli di pressione. Ricorrendo al principio di misura dinamico si può rilevare sempre solo la pressione differenziale di una camera rispetto alla camera adiacente, manca però una grandezza di riferimento comune della pressione (“potenziale zero pneumatico”). Nei trasduttori di pressione differenziali statici questo viene garantito in maniera ottimale ad esempio mediante un collegamento pneumatico degli attacchi di pressione negativa di tutti i trasduttori vicini.
Differenze fra trasduttori di pressione differenziali statici
Ma anche fra i trasduttori di pressione differenziale statici ci sono grandi differenze se si va a vedere nel dettaglio. Non è affatto facile misurare per anni e in maniera stabile pressioni piccolissime, inferiori a 30 o addirittura 10 Pascal. Per fare un confronto: la normale pressione atmosferica di circa 1 bar equivale a 100.000 Pascal. Dieci Pascal sono quindi solo una parte infinitesimale della nostra pressione ambientale. In questo range di misura la maggior parte dei trasduttori di pressione differenziali di tipo “statico” presenta due punti deboli:
- La maggior parte dei trasduttori dotati di cella di misura statica non prevede la stabilità a lungo termine dello span di misura. Un valore di misura di 10 Pascal, ad esempio, subisce col passare del tempo variazioni di vari Pascal.
- Al contempo non è garantita una stabilità dello zero. Il segnale zero (ovvero una pressione differenziale pari a zero Pascal) varia spesso nel tempo di 1-2 Pascal all'anno.
Avvalendosi di 40 anni di esperienza in questo campo di misura, lo specialista di strumenti di misura halstrup-walcher offre soluzioni ampiamente collaudate per entrambi i problemi. Grazie ad una membrana il cui design è stato ottimizzato nel corso dei decenni si raggiunge un’eccezionale stabilità dello span di misura. Con l’aiuto di elettrovalvole si garantisce inoltre un mantenimento costante e preciso dello zero. Le elettrovalvole provvedono infatti ad una correzione automatica e costante dello zero. Ogni valore di misura è assolutamente affidabile, anche dopo anni.
Vantaggi del trasduttore di pressione differenziale
Il montaggio del trasduttore di pressione differenziale all’interno di un armadio elettrico comporta due vantaggi:
- Il “potenziale zero pneumatico” sopra descritto (per il mantenimento di chiari livelli di pressione in varie zone) si può ottenere molto facilmente montando i trasduttori di camere bianche adiacenti una all’altra direttamente uno accanto all’altro nell’armadio elettrico. Un breve collegamento con un tubo flessibile tra trasduttori vicini all’interno dell’armadio elettrico consente di ottenere lo stesso valore di riferimento della pressione.
- La calibrazione (in molte camere bianche è d’obbligo ogni anno) viene effettuata al di fuori della camera bianca; inoltre tutti i trasduttori sono collocati perfettamente uno accanto all’altro facilitando la procedura di calibrazione e risparmiando molto tempo.
Molti allestitori professionisti di camere bianche scelgono, per il montaggio in armadio elettrico, dei trasduttori di pressione differenziale che abbiano una forma compatta, possibilmente come modulo sottile, in modo da poter installare molti trasduttori uno accanto all’altro. Oltre alle sue dimensioni, anche la precisione di un trasduttore di pressione deve soddisfare determinati requisiti (almeno il 0,5% del fondo scala, in caso di applicazioni critiche addirittura il 0,2% del fondo scala). Anche il cablaggio e la possibilità di sostituire i moduli in caso di un intervento di riparazione sono importanti criteri per la giusta scelta del trasduttore di pressione adatto.
Standard da soddisfare
Il nuovo trasduttore di pressione differenziale P 34 per il montaggio in armadio elettrico di halstrup-walcher soddisfa perfettamente tutti e tre questi requisiti:
- Garantisce una precisione eccellente (membrana altamente resistente, correzione automatica dello zero) anche i campi di misura di pochissimi Pascal.
- Grazie alle sue dimensioni estremamente compatte richiede pochissimo spazio nell’armadio elettrico.
- I cavi vengono applicati in morsettiere codificate, non confondibili, in modo da consentire la prima installazione e la sostituzione del modulo in brevissimo tempo e senza errori.
Un’altra funzione dimostra che il trasduttore P 34 è stato concepito da chi conosce esattamente le esigenze dell’utilizzatore: il valore di misura può essere letto tramite due uscite analogiche separate galvanicamente. In tal modo il sistema di controllo centralizzato dell’edificio e il sistema di monitoraggio possono ricevere il segnale di misura indipendentemente l’uno dall’altro.
Come illustrato già all’inizio: gli standard da soddisfare per le camere bianche continuano a diventare sempre più rigidi. Questo è un buon motivo per affidarsi, nella scelta dei componenti, a produttori che soddisfino questi requisiti offrendo soluzioni studiate su misura per le camere bianche.