L’ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) stima per l’Italia una flessione del Pil intorno al 5% per il biennio 2009-2010. Questo calo farà dell’odierna recessione il periodo peggiore del dopoguerra. Questo ha iniziato a riflettersi in estese perdite di posti di lavoro e in un notevole balzo nella disoccupazione. Per quanto riguarda l’energia l’Ocse stabilisce che l’UE deve puntare sul nucleare per rispettare gli obiettivi del piano comunitario di taglio delle emissioni di gas serra. I prezzi più elevati dell’elettricità in tutta l’unione europea si riscontrano in Italia: il costo medio di un megawatt/ora è pari a 200 euro, mentre in Irlanda, il secondo paese più caro è di 120. Tali divari riflettono non solo le differenze nei costi di generazione dell'elettricità, ma anche la mancanza di concorrenza e integrazione nel mercato elettrico europeo.