Sandvik Coromant presenta il secondo video sulle tendenze dell’industria

il progetto riguarda le tendenze relative alle competenze, come il divario nelle specializzazioni e il talent mismatch

  • 19 Giugno 2013
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  • John Jacobsen, Senior Manager di Sandvik Coromant Academy durante il video
    John Jacobsen, Senior Manager di Sandvik Coromant Academy durante il video

Nel 2013 l'azienda ha iniziato un dialogo con l'industria manifatturiera concentrandosi sulle macro tendenze che interessano il futuro della produzione. Questo dialogo è stato sostenuto da un rapporto sulle tendenze e da un video che mette in evidenza gli effetti dell'urbanizzazione, della sostenibilità, dei nuovi materiali e delle nuove tecnologie.

Questa volta il leader del settore dà un'occhiata alle tendenze relative alle competenze, come il divario nelle specializzazioni e il talent mismatch; infatti, entro il 2020 il mondo potrebbe soffrire la mancanza di circa 85 milioni di lavoratori qualificati. Altri temi trattati includono l'iperspecializzazione e il modo in cui dovremo istruire le persone in futuro. "Trattandosi di tendenze dell'industria manifatturiera, i leader di mercato hanno la responsabilità di essere percettivi e lungimiranti. Siamo una società basata sulla conoscenza e competenza e l'attività di R&S fa parte dei nostri principali capisaldi. Ecco perché per noi è imperativo che ci sia un dialogo nel settore su come soddisfare le esigenze future in materia di competenza e specializzazione", afferma Klas Forsström, Presidente di Sandvik Coromant.

Il talent mismatch
Per effetto della generazione del "baby boom" che sta andando in pensione portando con sé la propria conoscenza, siamo di fronte a una serie di nuove sfide. Questo significa che anche la conoscenza e le competenze diventeranno una risorsa molto più scarsa in futuro. Nonostante il fatto che siamo di fronte alla più grande nuova generazione di sempre, c'è un problema: il profilo di questi individui non corrisponde esattamente alle richieste di competenza del settore. Questo costringerà le aziende a cambiare il loro modo di strutturare il lavoro. Cambierà anche il modo di concepire l'istruzione.

L'era dell'iperspecializzazione
In futuro i produttori non saranno in grado di avere tutte le competenze al loro interno. Questo apre nuove possibilità nel modo di lavorare e di collaborare. Per esempio, l'outsourcing era in precedenza una questione di costi. In futuro, sarà un mezzo per accedere alle competenze richieste. Il lavoro come tale sarà strutturato in modo diverso, distribuito a esperti in tutto il mondo e poi riportato all'interno per la consegna.

"E' molto più di una rete orchestrata dove i responsabili di progetti specifici coordineranno un gruppo di esperti, proprio come conduce un direttore d'orchestra. Questo modo di lavorare apre nuove possibilità di partnership e cooperazione tra produttori, fabbricanti di utensili, costruttori di macchine utensili, università e centri di ricerca," spiega Klas Forsström.

Apprendimento a richiesta
Al fine di soddisfare le esigenze di specialisti qualificati, è evidente che le università e gli istituti d'istruzione debbano cambiare il loro modo di lavorare. In futuro ci sarà la necessità di apprendere su richiesta, fornendo la formazione giusta, alle persone giuste, nel posto giusto e al momento giusto. Stiamo passando da un apprendimento lineare a un apprendimento modulare.

Dialogo continuo
Queste tendenze comportano minacce come pure opportunità. Le aziende che sapranno trarre profitto dai nuovi modi di lavorare resi possibili dalle nuove tecnologie avranno un beneficio significativo in futuro. "Continueremo il dialogo sul futuro dell'industria manifatturiera condividendo le conoscenze sulle nuove tendenze e sfide", conclude Klas Forstrom.