Flexchain è l’innovativo concetto di connettività per fotocellule che, grazie ad uno speciale protocollo sviluppato da SICK, collega a cascata fino a 60 sensori. I dati registrati vengono rielaborati e trasformati da un gateway in IO-Link, CANopen o RS485 prima di essere inviati al PLC. Il tutto con un unico cavo I/O. Un grande vantaggio in termini di installazione e cablaggio, ma non solo. Grazie a questa nuova modalità di lavoro, infatti, si può ora assemblare una barriera fotoelettrica interamente personalizzata utilizzando un mix di fotocellule catarifrangenti, a tasteggio o a emettitore/ricevitore. Il controllo ciclico e sequenziale dei sensori scongiura il rischio di interferenza ottica, quindi è possibile collocare i sensori nella direzione e alle distanze desiderate.
Elevata configurabilità interna
Così come tutti i sensori SICK, anche quelli della FlexChain sono dotati di un’elevata configurabilità interna che offre numerose funzioni interessanti. Una tra tutte la diagnostica integrata, che permette di tenere sotto controllo la parametrizzazione, il grado di contaminazione e lo stato di comunicazione per ogni singolo sensore connesso. Grazie a questa modalità di manutenzione preventiva ogni eventuale problema viene individuato in tempi ristretti e notificato in tempo reale con estrema precisione, così da evitare dannosi downtime.