Pilz ha sviluppato una vera e propria divisione service per l’HRC (Human Robot Collaboration). La divisione centrale ha inoltre approfondito in particolare quello che è uno degli aspetti fondamentali della collaboratività uomo-robot: garantire in modo “verificabile” e “certificabile” che l’operatore lavori in condizioni di sicurezza sempre.
Sicurezza uomo-robot
Il robot collaborativo sradica completamente un paradigma finora sempre seguito nell’ambito della sicurezza in robotica: la probabilità di una collisione uomo-robot potrebbe essere molto alta quando non addirittura prossima ad uno. Sì, è possibile, ma non senza uno studio dell’applicazione fin nei minimi particolari valutando ogni possibile interiezione tra la macchina e l’uomo e, fondamentale in questa equazione, ogni collisione si rilevi “statisticamente possibile” dovrà essere esaminata e valutata laddove necessario con strumentazione apposita, come il PRMS by Pilz.
PRMS: principio di funzionamento
Il PRMS è uno strumento certificato che rileva e può quindi documentare in modo chiaro, scientifico e ripetibile l’effetto sull’uomo di una collisione con il collaborativo. Il principio di funzionamento è quello di costruire un modello fisico reale della parte del corpo umano che potrebbe entrare in contatto con il cobot (nella sua interezza) e tramite della sensoristica adeguata, rilevare e documentare le grandezze fisiche in gioco nell’interazione. Si tratta in altre parole di creare tramite il PRMS il modello della parte di corpo umano soggetta alla collisione con il cobot e, dopo una vera e propria simulazione, documentare in modo indiscutibile l’esito del contatto allo scopo di: garantire lo standard di sicurezza (cioè un valore limitato dell’effetto sul corpo umano della collisione); fornire al datore di lavoro una evidenza documentale del fatto che il dipendente non è sottoposto a rischi non tollerabili.
Verificare in pratica quello che la teoria può solo ipotizzare
Il PRMS dà quindi la possibilità di verificare in pratica quello che la teoria potrebbe solo ipotizzare e, nel contempo, è fondamentale alla luce di una semplice considerazione: il tool di lavoro che viene applicato al braccio robotico generalmente non è parte della fornitura del costruttore del cobot, che quindi non ne può essere in alcun modo responsabile. PILZ ha sviluppato il PRMS negli ultimi anni e tramite i tecnici dell’HRC service, può dare al cliente costruttore, integratore o utilizzatore che sia, la possibilità di sviluppare, integrare e validare applicazioni collaborative che rispettino i requisiti di sicurezza richiesti dalla legge.