Social Media Round Table

National Instruments, RS Components e DS Solidworks si confrontano sull'utilità dei social networks

  • 8 Marzo 2011
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Che i social media rappresentino un aspetto importante anche per le aziende, ormai è risaputo. Tuttavia, da un punto di vista strettamente “business”, in pochi sono consci e convinti del grande potere intrinseco di questi canali. Ancora molto spesso considerati non adatti a delle comunicazioni di tipo istituzionale e/o corporate, i social media vengono tenuti a distanza dalle aziende che li ritengono, per il momento, più cosnoni a relazioni di carattere informale. Ma piuttosto che elargirvi il nostro punto di vista, abbiamo pensato che fosse molto più utile ed efficace permettervi di godere dell’esperienza diretta di alcune importanti aziende in diverse settori. Abbiamo chiesto loro cosa pensano in merito e un paio di suggerimenti utili per i nostri lettori. Ecco a voi, quindi, gli interventi di Pietro Guagliardo - Media Coordinator National Instruments, Serenella Roverso – Marketing Operations Manager Italy RS Components e Matthew West – Social Media Manager DS Solidworks. IEN Italia: Secondo la sua esperienza, in che modo i social media possono aiutare le  aziende per il loro business? National Instruments: Aprire un profilo sui social media, che si tratti di Facebook, Twitter, Youtube o Flickr - solo per citare i principali - non serve a far decollare le vendite in un colpo, si tratta della creazione di un luogo virtuale una strategia dove costruire una rete di relazioni a lungo termine e in costante divenire. I social media sono un luogo virtuale dove costruire una rete di relazioni, non finalizzata alla vendita diretta. La gente va su Facebook per socializzare, e se puoi offrire valore attraverso la conversazione, puoi creare un legame con questi clienti e consolidare la presenza del brand online. RS: I social media possono essere efficaci strumenti in grado di aiutare le aziende a ricavare una valutazione dei bisogni della propria clientela. Trattandosi di veri e propri ”bacini di ascolto”, una volta analizzati permettono alle aziende di comprendere il modo migliore per presentare la propria attività o i propri prodotti, mentre al tempo stesso consentono di valutare e tenere sotto controllo l’attività dei proprio concorrenti. DS Solidworks: La miglior strategia per approcciare i social media è quella di voler creare delle relazioni sul lungo periodo. La creazione e la buona gestione di un profilo  permettono di mantenere i contatti con i clienti già acquisiti, ma anche di approcciarne di nuovi. Rientrano nel progetto di rafforzamento e diffusione di un brand e sviluppano, da parte degli utilizzatori, lealtà nei confronti di questo marchio. Rappresentano un importante punto di forza del SEO di un’azienda, infatti grazie a loro un potenziale cliente può visitare il sito Internet dell’azienda stessa, aumentandone il ranking nei motori di ricerca. IEN Italia: Ci elenchi alcuni suggerimenti per utilizzare al meglio i social media. National Instruments: Sicuramente l’ascolto. Ascoltare è fondamentale. È la prima cosa da fare ancora prima di aprire un profilo. Bisogna chiedersi: di cosa parlano i miei potenziali clienti? Cosa chiedono quando si rivolgono alla rete? Siamo in grado di dare queste risposte? Un altro suggerimento da tenere a mente è che su internet noi azienda) non siamo al centro dell’attenzione, non bisogna fare attività di broadcasting, riempiendo il profi lo con notizie sugli ultimi prodotti. Bisogna dar vita alla conversazione. Se abbiamo due orecchie e una bocca, un motivo ci sarà. RS: Per molti utenti i social media sono, innanzitutto, una nuova e potente fonte d’informazioni. Il primo suggerimento è quindi quello di fornire sempre informazioni aggiornate, rilevanti, pertinenti. Un secondo consiglio è quello di non focalizzarsi su un unico social media, ma agire sul maggior numero possibile. Può essere utile creare un aggregatore di notizie, come un blog, che non deve necessariamente essere legato in maniera diretta al nome dell’azienda o al brand. Infine, non bisogna dimenticare di analizzare con attenzione i feedback ricevuti ai propri post e l’interesse suscitato da una determinata comunicazione. DS Solidworks: Innanzitutto è necessario comprendere in fondo chi sono i propri clienti. Bisogna fare molte ricerche, analisi, lavorare “dietro le scene” prima di interagire con gli utenti. Una volta risposto a questa domanda, sarà possibile elaborare dei contenuti senza perdere mai di vista questo focus: con chi stiamo parlando. Ma non bisogna solo parlare, è fondamentale ascoltarli. Non dev’essere mai una comunicazione a senso unico. Infine, mai dimenticarsi di assicurarsi di fornire sempre dei contenuti interessanti e pertinenti. Gli utenti saranno contenti di aver ricevuto qualcosa (un tutorial, un demo, anche solo un consiglio) che abbia permesso loro di rendere migliore ciò che fanno. IEN Italia: Cosa direbbe a quelle aziende che ancora credono che questi mezzi non  abbiano niente a che fare con il loro lavoro? National Instruments: Direi che bisogna sporcarsi le mani. Se Internet ha cambiato il modo di comunicare in tutto il mondo, i social media rappresentano in toto questo cambiamento, trasformando il governo delle relazioni e l’unidirezionalità del messaggio in una conversazione alla quale tutti possono partecipare. È proprio partecipando che si comprende la potenzialità dei social media come strumento di comunicazione online, imprescindibile da quella reale, nell’apertura di nuovi scenari. Le aziende devono fare i conti con una presenza in rete sempre più diffusa. RS: Direi che si sbagliano, perché i social media permettono di dare vita ad una comunicazione lineare, diversa ad esempio dagli spot televisivi che costituiscono una “comunicazione d’interruzione”. Attraverso un uso accurato dei social media è possibile sapere esattamente dove c’è bisogno di informazione e addirittura prevenire questo fenomeno, accrescendone il bisogno, suscitando la curiosità e stimolando la community online oppure indirizzando gli utenti disorientati dalle troppe informazioni. DS Solidworks: Effettivamente dipende dal tipo di azienda di cui stiamo parlando. Un’onesta analisi delle proprie condizioni e della tipologia del proprio lavoro e dei propri clienti permetterà di comprendere se i social media sono non solo necessari, ma anche pertinenti. Per capirlo, è suffi ciente controllare se i concorrenti dello stesso business sono online e in che modo. Infine, se c’è qualcuno su Internet che parla di te, non puoi non ascoltarlo. I social media possono regalare grandi benefits ad un’azienda, non bisogna perderli.

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