Veuve Clicquot è una casa produttrice di champagne francese nota a livello mondiale. Fondata nel 1772, questa casa prestigiosa è oggi una società sussidiaria di LVMH. La sua reputazione, ovviamente, non è accidentale. La casa non accetta compromessi sulla qualità e il suo motto è 'Solo una qualità - la migliore'. Per riuscire a produrre sempre lo champagne migliore, è necessario che possa effettuare una stretta supervisione dei suoi sistemi di produzione. È per questo che, alla fine del 2012, Veuve Clicquot ha rinnovato il suo sistema di supervisione delle cantine di fermentazione. È nelle cantine di fermentazione che la casa produce il suo vino da uve mature pigiate. La supervisione dei serbatoi in cui avviene la fermentazione alcolica e malolattica è cruciale. Tuttavia, il software utilizzato da Veuve Clicquot era alla fine della suo ciclo di vita ed ormai non era più supportato. Era quindi necessario che la casa sostituisse il suo sistema di supervisione datato 10 anni con una soluzione più recente e dalle prestazioni migliori.
"Dovevamo sostituirlo con una soluzione duratura che fosse supportata per molti anni a venire", afferma Franck Berruyer, tecnico commerciale presso ARC Informatique, l'azienda alle spalle del sistema di supervisione PcVue installato presso Veuve Clicquot. "Oltre a considerare vari fattori tecnici, abbiamo scelto la suite software PcVue grazie alla relazione di fiducia che abbiamo mantenuto con ARC Informatique e perché il costo delle licenze è economicamente adatto alle esigenze di Veuve Clicquot", afferma Stéphane Fournier, manager di SF2I, l'azienda che ha sviluppato e integrato il software di supervisione. Un altro vantaggio di PcVue è che ha la stessa interfaccia HMI del software precedente, cosa che ha permesso agli operatori di utilizzare immediatamente il nuovo software di supervisione. Inoltre, Guy Jendryka, manager del settore elettricità, automazione e informatica industriale di Veuve Clicquot, sottolinea che uno dei punti di forza di PcVue è la sua facilità di modifica e programmazione. "Con il precedente sistema, era necessario essere un vero specialista IT per riuscire ad eseguire l'upgrade del software. PcVue è molto più facile da modificare in base alle necessità".
L'architettura di sviluppo, basata sugli oggetti PcVue, ha notevolmente facilitato la programmazione del software di supervisione. Poiché le cantine di fermentazione di Veuve Clicquot contengono 400 serbatoi di vari tipi e volumi (da 50 hl a 725 hl), gli sviluppatori dovevano essere in grado di utilizzare dei modelli per ridurre i tempi di programmazione e quindi di manutenzione. In base al loro tipo, i serbatoi sono dotati di un massimo di tre sensori di controllo della temperatura e di valvole manuali o automatiche. L'applicazione gestisce circa 40 variabili per serbatoio per un totale di 16.000. "L'architettura di sviluppo a oggetti permette di risparmiare tempo e semplifica le operazioni. Quando è stato creato un modello per la dozzina di serbatoi esistenti, si è trattato semplicemente di instanziare gli oggetti per generare automaticamente le variabili di comunicazione", afferma il signor Fournier. Con la sua architettura virtuale, PcVue viene eseguito su un server installato in una stanza sicura, con aria condizionata e filtrata, protetta contro l'umidità. La manutenibilità dell'applicazione e la sua portabilità su nuove macchine fisiche sono quindi semplificate. Il fatto che, in un ambiente virtualizzato come questo, il software sia dissociato dall'hardware, fa sì che i tempi di reinstallazione e messa in servizio in caso di guasto siano notevolmente ridotti.
Gli operatori controllano il software di supervisione PcVue attraverso un touch screen da 42" installato all'ingresso delle cantine di fermentazione Cinque client basati su web permettono ai responsabili delle cantine di osservare il sistema di supervisione e selezionarne i setpoint tramite i loro PC. Gli operatori possono anche monitorare e controllare il software tramite un touch screen 42" installato nell'atrio e alla portata di tutti i visitatori. Il software comunica con i PLC attraverso una rete Modbus TCP/IP mentre un link VPN (virtual private network) permette di raccogliere informazioni dai serbatoi esterni alle cantine di fermentazione della casa produttrice. Quattordici moduli di fermentazione sono situati dalla cantina principale di Reims e quattro ulteriori moduli sono situati in varie località nei vigneti dello Champagne a distanze da 30 a 200 km dalla cantina principale. La VPN permette di risparmiare un'enorme quantità di tempo. "Potere eseguire la supervisione di tutte le nostre cantine di fermentazione da un unico punto evitando la necessità di recarsi presso ogni cantina. Se si manifesta un serio problema di controllo della temperatura, il sistema di supervisione emette un allarme", afferma Stéphane Fournier. Il signor Jendryka può ora monitorare tutti i suoi serbatoi dal suo PC desktop. "Il supervisore PcVue ha reso intelligenti le nostre cantine di fermentazione. Possiamo monitorare ogni aspetto del controllo di temperatura da un unico luogo". Incoraggiati da questa esperienza positiva, i team tecnici di Veuve Clicquot hanno rapidamente compreso come potere utilizzare PcVue anche altrove. Esso non solo effettua la supervisione della fermentazione del vino nei serbatoi, ma monitorizza anche la produzione del freddo durante la stabilizzazione a freddo dopo la miscelazione finale.
PcVue non solo archivia, registra e controlla le temperature, i guasti e altri dati, ma è utilizzato anche per scopi di monitoraggio degli effluenti nei due impianti di trattamento - dove gestisce i livelli degli acidi e dell'idrossido di sodio, inoltre tiene sotto controllo i valori di pH e di portata (rapporto settimanale su dashboard per Dreal, il direttorato regionale per l'ambiente, la pianificazione d'uso del territorio e l'edilizia) - e invia via e-mail allarmi di rifornitura ai responsabili quando i livelli diventano bassi. PcVue verrà utilizzato anche in altre aree degli stabilimenti Veuve Clicquot. Entro la fine dell'anno sarà installato anche sulla linea di incellofanatura (disposizione delle capsule di stagnola e delle etichette sulle bottiglie prima della spedizione). "Il nostro scopo è usarlo in particolare per recuperare gli ordini di produzione dal SAP e ottenere l'ID laser da applicare sul vetro e sull'etichetta posteriore", afferma il signor Jendryka.