Sostenibilità ed efficienza: il trattamento delle acque reflue

Cannon Artes fornisce soluzioni tailor made che soddisfano le esigenze di riutilizzo e di scarico delle acque in un settore specifico come quello chimico-farmaceutico

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    Sostenibilità ed efficienza: il trattamento delle acque reflue

Gli impianti per il trattamento delle acque di scarico nelle industrie chimiche e farmaceutiche richiedono una profonda conoscenza delle problematiche specifiche del settore oltre ad un’elevata competenza nella selezione delle tecnologie che si possono utilizzare. La variabilità delle caratteristiche dei reflui, la presenza di contaminanti difficili da eliminare uniti ai limiti sempre più stringenti da rispettare rappresentano le criticità principali da affrontare nella progettazione di questo tipo di impianti. È da tener presente che quando si parla di settore chimico – farmaceutico si fa riferimento ad un insieme estremamente ampio di processi produttivi che vanno dalla chimica primaria a quella fine, dalla produzione degli antibiotici ai prodotti per “personal care”. Di riflesso anche la qualità delle acque di scarico, i contaminanti e le relative concentrazioni presenti possono variare in modo significativo. Inoltre, anche all’interno di uno stesso sito produttivo, i diversi processi possono generare flussi differenti tra loro la cui classificazione è di fondamentale importanza per la definizione del corretto trattamento. Le problematiche che più spesso si riscontrano in questi effluenti sono la scarsa biodegradabilità (legata alla presenza di inquinanti refrattari o addirittura tossici), la presenza di microinquinanti e una elevata salinità. La gestione di tutte queste variabili è tutt’altro che semplice.

L'ottimizzazione dei processi

L’approccio analitico unito agli anni di esperienza consente di definire la migliore linea di trattamento e ottimizzare l’efficienza globale del sistema. Spesso la soluzione del problema è la realizzazione di un processo multi-step che può prevedere una o più delle seguenti fasi:

  • pretrattamenti: necessari soprattutto per omogenizzare i reflui in termini qualitativi e smorzare i picchi di portata, alimentando i processi a valle con portate costanti. Possono includere trattamenti specifici per la rimozione di inquinanti per via gravimetrica mediante l’impiego di coadiuvanti chimici;

  • processi biologici: rappresentano i trattamenti più utilizzati per la rimozione degli inquinanti dalle acque. Si favorisce la crescita di batteri in appositi reattori che vanno a generare un “fango” con insufflazione o meno di aria (trattamenti aerobici o anaerobici). Esistono numerose varianti dei trattamenti aerobici che possono operare in continuo o meno (SBR), con crescita di batteri sospesa o in colture adese (MBBR) e con la separazione della biomassa dall’effluente da scaricare per gravità o con membrane (MBR);
  • trattamenti terziari e per il riutilizzo: Sono processi messi in atto per conferire all’effluente caratteristiche tali che lo rendano idoneo al riutilizzo (per irrigazione o per le utilities aziendali). Essi sono utilizzati per la riduzione di solidi nell’effluente (filtrazione, ultrafiltrazione), per l’eliminazione di inquinanti specifici (filtrazione su mezzi adsorbenti o con resine scambiatrici) e per la riduzione della salinità (Osmosi inversa).
  • processi di ossidazione avanzata: raggruppano un’ampia gamma di processi (Impiego di ozono, processi fotocatalitici, processi con ossidazione chimica in presenza di catalizzatori etc.) utilizzati principalmente per rimuovere particolari tipologie di inquinanti (tensioattivi, microinquinanti, particolari composti del carbonio) o per migliorare la biodegradabilità dei reflui.

Case study sul trattamento effluenti

In questa ottica, tra le esperienze ottenute solo nell’ultimo anno, Cannon Artes ha acquisito alcuni importanti progetti di trattamento degli effluenti nel mercato chimico e petrolchimico. Tra questi, l’impianto di trattamento delle acque reflue di una importante Raffineria sul Mar Caspio. Cannon Artes sarà responsabile dalla A alla Z del processo, della progettazione di dettaglio, della costruzione e dell’approvvigionamento di tutte le apparecchiature, della supervisione alla messa in servizio, dei test funzionali e della formazione del personale del Cliente. L'impianto avrà una capacità complessiva di 18.000 m3 / giorno su un’area di 30.000 mq, equivalenti a circa 5 campi da calcio.

La seconda acquisizione è un impianto di trattamento delle acque reflue da installare in una bio-raffineria nel sud-est asiatico. Tale progetto, consoliderà ancor di più l’esperienza di Cannon Artes con i bio-reattori a membrana e con gli effluenti provenienti dalla produzione di biocarburanti.               

Soluzioni "Tailor Made" per il problema reflui

Grazie ad una esperienza quasi cinquantennale nel trattamento delle acque reflue, il team di progettisti di Cannon Artes è in grado di definire la più appropriata sequenza di operazioni unitarie rispetto alla tipologia e al carico di inquinanti presenti con l’obiettivo di fornire soluzioni “tailor made” che soddisfano le esigenze di riutilizzo e di scarico delle acque di ogni cliente appartenente ad un settore così specifico come quello chimico – farmaceutico.