SICK ha sviluppato una serie di fotocellule, RAY26 e RAY10, che funzionano come barriere catarinfrangenti. Il rilevamento risulta affidabile grazie alla banda luminosa 2D, che riesce a individuare gli oggetti ovunque siano e indipendentemente dalla forma. Il loro fascio di luce è sempre regolare e ben visibile fino a 4,5 m grazie alla tecnologia LED PinPoint che concentra l’energia in una piccola area, rendendo semplice l’allineamento e il commissioning del sensore.
RAY26
RAY26 può proiettare un fascio di luce laminare di 55 mm di altezza. Con MDO (Minimum Detectable Object); è riesce a rilevare oggetti a partire da 3 mm di spessore. L’MDO può essere impostato anche a 5 e 10 mm per raggiungere portate di 4,5 m. L’ottica autocollimata consente di posizionare il catarifrangente a distanze molto ravvicinate.
RAY10
RAY10 ha dimensioni compatte, 21,5x36x37,3 mm, e può essere installato ovunque. Il suo fascio di luce di 25 mm ha una portata massima di 1,5 m e una zona cieca di 0,5 m, questo gli consente di rilevare oggetti a partire da 5 mm. A differenza del RAY26, la regolazione avviene via potenziometro con un indicatore visivo che indica la qualità dell’allineamento.
IO-Link per blanking e contaminazione
Entrambe le versioni dei Reflex Array sono dotate di IO-Link di serie. L’uso del protocollo si rileva fondamentale per impostare delle aree di blanking e oscurare i bordi esterni dei conveyor, soggetti a frequente usura, pericolosi per la generazione di falsi rilevamenti. Sempre via IO-Link le nuove fotocellule comunicano degli allarmi in caso di contaminazione dell’ottica e/o del riflettore. Il segnale di allarme viene dato anche in modo visivo tramite un LED blu: un doppio output per un intervento sempre più tempestivo che abbatte i tempi di downtime.
Molteplici applicazioni
RAY26 e RAY10 sono versatili e possono essere usate per molteplici applicazioni. Il primo settore che viene in mente parlando di Reflex Array è sicuramente quello della logistica, dove possono essere impiegati per il rilevamento di pallet con altezze diverse, di oggetti piatti, di target irregolari in sistemi di pesatura ed etichettatura. RAY26 e RAY10 sono ottimizzati anche per rilevare oggetti trasparenti e possono essere usati nel consumer goods, nel machine building, nella parte di confezionamento del food&beverage per il rilevamento di oggetti in caduta o in cassette forate, nell’automotive per l’identificazione di condensatori, gomma degli pneumatici e alberi motore, nell’elettrico e nel solare e, grazie ai gradi di protezione IP66 e IP67, anche nell’industria del legno.