Jampel: anche quest'anno presente a SPS Italia 2023 dopo il successo di Moxa Distry Shop
“Innovativa per Vocazione” è il claim della fiera. Innovazione che in ambito fieristico, ma non solo, trova le basi nello scambio di esperienze, nella capacità di ascoltare il mercato e offrire contenuti e spunti d’interesse a tutti i livelli della filiera. Un evento che come da tradizione ha riunito diverse voci, quelle di chi contribuisce attivamente alla manifestazione: aziende espositrici, rappresentanti del comitato scientifico, associazioni, competence center, università e stampa di settore.
Sei padiglioni accolgono il meglio delle tecnologie dell’automazione a servizio della trasformazione dell'industria in ottica 4.0. L’area District 4.0 con demo funzionanti e casi applicativi illustra le potenzialità delle soluzioni di Digital&Software, Robotica e Meccatronica, Additive Manufacturing. Alle aree tematiche già consolidate se ne aggiunge una nuova, che vuole offrire al visitatore un percorso dimostrativo sulle soluzioni più innovative e sostenibili. L’automazione che avanza ed evolve si trasforma per rispondere alle esigenze odierne dell’industria manifatturiera. Un percorso che consentirà al visitatore di soffermarsi sui temi della Sostenibilità, Circolarità e Flessibilità. L’area “Sustainable Innovation” valorizzerà il ruolo delle smart production solutions con le tre principali accezioni: Automazione al centro della sostenibilità; Digitale come tecnologia a supporto della sostenibilità; Tecnologie emergenti per la sostenibilità. La tematica sarà centrale anche nel palinsesto convegnistico, oltre che in occasione della tavola rotonda inaugurale anche nei convegni scientifici, insieme a 5G, additive manufacturing e cyber security.
Per favorire e migliorare l’esperienza del visitatore rispetto all’offerta saranno disponibili sulla app ufficiale della fiera dei percorsi che aiuteranno ad orientarsi creando un itinerario ad hoc basato su settori di applicazioni o tecnologie abilitanti di interesse.
Insieme al Comitato Scientifico, SPS Italia promuove una nuova iniziativa, volta a identificare i bisogni delle realtà imprenditoriali italiane in termini di tecnologia. Position Paper è il documento che verrà redatto con lo scopo di definire obiettivi specifici utili a favorire concretamente un cambio di paradigma tecnologico. «Le esperienze con cui ci siamo confrontati in ambito 4.0 in questi anni, come comitato scientifico, nelle varie aree industriali in cui operiamo quotidianamente, ci ha spinti ad una necessaria riflessione su come collegare i bisogni aziendali, influenzati da nuovi fattori in continua evoluzione (supply chain resiliance, sustainability, solo per fare alcuni esempi), con l’esteso panorama di tecnologie disponibili e come allineare il modello organizzativo al cambiamento». Sono le parole di Maurizio Mangiarotti, VP Engineering Automation GSK, che nel suo intervento relativo al progetto ha sostenuto l’importanza di prendere posizione in questo ambito. «Prendere posizione perché è importante evidenziare come la strategia di automazione, più che l’implementazione di singole tecnologie innovative, possa essere la strada giusta da percorrere per rispondere alle mutate necessità industriali. Prendere posizione perchè è fondamentale che il cambio di paradigma porti anche a valutare con lenti nuove i modelli organizzativi e gli standards da adottare».
SPS Italia On Tour è la rassegna di incontri, da nord a sud, sui temi dell’automazione e del digitale nei distretti produttivi. Per ciascun appuntamento è previsto un focus tecnologico e applicativo definito sulle esigenze e le eccellenze della manifattura del territorio, in collaborazione con ANIE Automazione, Competence Center ed Enti Territoriali. Il calendario prevede cinque tappe: Brescia, 31 gennaio (focus on New business models, Digital Twin, AI); Roma, 16 febbraio, Roma (focus on: Pharma 4.0, Blockchain, Edge Computing); Rimini, 21 marzo (focus on: Industry 5.0, Efficienza energetica, IoT); Genova, 13 aprile (focus on: 5G, robotica avanzata, circular manufacturing); Bari, 4 maggio (focus on: Skills in manufacturing, Additive manufacturing, AR/VR). Il programma completo è disponibile su spsitalia.it.
Il programma Educational della manifestazione coinvolge università, aziende, studenti, professori e istituti tecnici da tutta l’Italia con programmi mirati e attività prima, durante e dopo la fiera. Tra le nuove iniziative la possibilità, per gli studenti di ITIS e ITS che ne faranno richiesta, di assistere agli incontri “SPS Italia on Tour” tramite live streaming. Inoltre, con il Ministero dell’Istruzione, le aziende e gli attori della filiera più sensibili rispetto alla corretta formazione delle nuove risorse per il settore manifatturiero, SPS Italia si impegna a redigere un Manifesto delle Competenze volto a definire le skills necessarie per entrare nel mondo del lavoro. Infine, nei giorni di fiera, a Parma, l’area Job Opportunity troverà un nuovo spazio, ulteriormente ampliato, dedicato ad upskilling e reskilling. Qui sarà possibile trovare corsi e posizioni aperte in azienda, possibilità di aggiornamento e potenziamento della propria job position o acquisizione di nuove competenze.
Si rinnova l’attività legata al tema dell’empowerment femminile con il progetto She SPS Italia, la community di professioniste che unisce e racconta storie e promuove la diversità, l’apertura al talento e la spinta alla visione femminile. I contributi, le esperienze e le conoscenze di donne che si occupano di automazione e tecnologie per l’industria vengono valorizzati costantemente sui canali della manifestazione. Inoltre, per il secondo anno, un call for paper con Award e evento di networking dedicato (il secondo giorno di fiera), inviterà la community a inviare case history in una delle categorie Sostenibilità Sociale, Empowerment, Imprenditoria Femminile e Mentorship.
Oggi come allora, la scelta del Galles centrale potrebbe apparire alquanto bizzarra per porre le basi di un’azienda dedicata a sviluppare azionamenti elettrici innovativi. Eppure, la storia di Control Techniques parte proprio da questo punto fermo. Tutto ebbe infatti inizio nel Mid Wales, dove all’epoca gli enti preposti stavano incentivando nell'area di Newtown l’apertura di nuove attività, essendovi anche una buona disponibilità di locali e servizi a supporto delle piccole imprese.
Correva l’anno 1973 e nel cuore della contea di Powys, a Newtown per l’appunto, Ken Briggs, Trevor Wheatley e Kevin Curran, tre tecnici che già lavoravano nel campo dell’ingegneria elettronica, decisero di unire le proprie forze per avviare, come si direbbe oggi, una start-up innovativa. Lo scopo era quello di offrire al mercato, che stava rapidamente crescendo, una risposta tecnologicamente adeguata alle grandi opportunità di applicazione che si andavano delineando in molti settori industriali con riguardo agli azionamenti. Fu così che nacque KTK, azienda dedicata alla produzione di azionamenti elettrici, per il cui brand, come chiaramente intuibile, i tre soci fondatori scelsero di utilizzare le loro iniziali.
L’idea di avviare la nuova attività nel cuore verde delle campagne gallesi si rivelerà non solo una scelta azzeccata, ma un fattore determinante che segnerà per sempre la storia di Control Techniques. L’azienda, che nel corso dei sui primi 50 anni ha attraversato varie fasi di espansione, è infatti sempre rimasta fedele alle sue radici e ancora oggi è saldamente legata al territorio che l’ha vista nascere cinquant’anni orsono. Ma torniamo indietro nel tempo, esattamente a quel lontano 1973.
L’intuizione del trio KTK era di produrre un azionamento innovativo in grado di soddisfare le esigenze di un mercato industriale che all’epoca era in pieno fermento per le grandi opportunità che l’elettronica iniziava ad offrire. Il successo non tardò ad arrivare. Appena un anno dopo la sua costituzione, infatti, KTK introdusse sul mercato l’azionamento c.c. a tiristori KTK 415V, in grado di comandare motori in un’ampia gamma di applicazioni che risultavano nettamente migliorate in termini di prestazioni, affidabilità ed efficienza energetica.
Siamo solo agli inizi. Altri successi non tardano ad arrivare, tant’è che circa 10 anni dopo, esattamente nel 1985, KTK decide di compiere un ulteriore e decisivo passo in avanti effettuando alcuni importanti investimenti. La crescita impone un significativo ampliamento degli spazi, e non solo. Si opta anche per un cambio di denominazione sociale: l’originario nome KTK viene sostituito da un nuovo ed evocativo brand che, ancora oggi, è sinonimo in tutto il mondo di capacità tecniche e innovazione: Control Techniques.
Al pari della crescita che l’azienda sostiene in Newtown, la rete di distribuzione e supporto tecnico inizia globalmente a espandersi; gli stretti rapporti sviluppati con i clienti in tutto il mondo fanno sì che la necessità di offrire un servizio di assistenza locale competente e rapido diventi una parte importante della strategia aziendale. Da quando è stata fondata, Control Techniques ha orgogliosamente mantenuto la sua sede, gli stabilimenti produttivi e le strutture di R&D a Newtown, ai quali si sono via via aggiunti 23 Drive Centre nei vari continenti e una rete di partner qualificati che, in ben 70 paesi, sono in grado di rispondere alle più disparate necessità dei clienti.
Insomma, Control Techniques si è costruita negli anni una solida reputazione, tanto da essere riconosciuta a livello mondiale quale azienda pioniera nel settore degli azionamenti. Avere riconosciuto e saputo cogliere le varie opportunità andate via via a crearsi e avere introdotto sul mercato una serie di prime mondiali, ha giocato un ruolo fondamentale nel successo e nella crescita dell’azienda. Ripercorriamo insieme le tappe più significative di questo straordinario percorso.
Essere sempre un passo avanti con prodotti innovativi. È sempre stata questa la missione di Control Techniques, che nel 1982 lancia sul mercato il più piccolo azionamento al mondo.
Il 1986 segna la nascita di quello che è stato il primo azionamento CC interamente digitale: Mentor. Lo sviluppo del Mentor fino ai nostri giorni lo ha probabilmente reso l’azionamento CC più diffuso al mondo.
È il 1989, invece, l’anno del primo vero e proprio azionamento CA in tecnica a controllo vettoriale di flusso: Commander CD. Nato per regolare la velocità dei motori elettrici in CA che erano oramai utilizzati in numerose applicazioni, Commander CD da subito ha trovato impiego in una vasta gamma di applicazioni, come il pompaggio, la miscelazione, il trasporto su nastro, fino al controllo di piccole macchine utensili e ventilatori.
Il 1995 segna una tappa indimenticabile nell’evoluzione tecnologica degli azionamenti: Control Techniques sbalordisce il mercato con il lancio del suo celeberrimo Unidrive. Con esso era nato il primo azionamento in CA davvero universale, ovvero capace di incarnare appieno la filosofia ‘un solo prodotto per tutte le applicazioni’. Un unico prodotto compatto consentiva infatti di soddisfare tutti i requisiti di controllo motore: controllo vettoriale sensorless, in anello aperto, vettoriale di flusso in anello chiuso e di servomotori brushless in CA ad alte prestazioni.
Gli anni che seguono sono costellati da una numerosi altri lanci, che culminano nel 2022 con l’introduzione dell’ultima generazione dei dispositivi di azionamento Commander. In linea con l’evoluzione del mercato, sempre più orientato a servizi di tipo full-digital, il microdrive general purpose Commander S con la sua app Marshal è il primo azionamento provvisto di interfaccia fruibile completamente da app, nonché di tecnologia NFC (Near Field Communication) integrata di serie. L’app Marshal ha rivoluzionato la modalità con cui i tecnici e gli installatori si possono interfacciare con l’azionamento e copre funzionalità complete per la sua messa in servizio, il monitoraggio, la diagnostica e il supporto tecnico.
Control Techniques è particolarmente orgogliosa della sua storia iniziata 50 anni fa, che i continui investimenti le hanno permesso di crescere da tre a ben 1.400 dipendenti. Nulla di tutto ciò sarebbe possibile senza uno degli ingredienti più importanti: le persone, che hanno consentito all’azienda di diventare un vero campione dell’innovazione.
L’espressione ‘appassionati di azionamenti’ è nata dalla combinazione di due aspetti, ovvero la determinazione dei tanti dipendenti di Control Techniques e il loro livello di conoscenza, innovazione ed eccellenza tecnica, che hanno contribuito alla costante crescita e, conseguentemente, alla solidità dell’azienda.
D’altro canto, 50 anni di successi non sarebbero stati tali anche senza il prezioso contributo dei clienti e delle necessità che essi hanno saputo generare e soddisfare con i nostri prodotti. Il mercato si è sempre rivelato tra i più preziosi stimoli innovatori che hanno consentito a Control Techniques di crescere e proporre soluzioni uniche nel loro genere, talvolta addirittura disruptive, in linea con la sua filosofia aziendale improntata alla continua ricerca dell'eccellenza.
La promessa che l'azienda si è fatta è di pensare sempre in grande, di continuare a fare investimenti importanti e realizzare tante altre generazioni di azionamenti innovativi e pionieristici. Non solo per i prossimi 50 anni, ma anche oltre.
Una promessa questa, ma sarebbe meglio dire una certezza, che assicurerà a Control Techniques di continuare a crescere, creando nuove opportunità di lavoro e rafforzando la sua capacità di soddisfare la domanda di azionamenti elettrici in modo sempre più specifico e capillare in tutto il mondo.
In occasione di questo importante anniversario, il management aziendale così si è espresso. “Raggiungere i 50 è un traguardo storico ed è un onore poter condividere questo compleanno con la nostra holding Nidec, anch’essa fondata nel 1973. Due aziende che, da sole, sono cresciute moltissimo, semplicemente attraverso il duro lavoro e la determinazione.”
“Essendo diventate l’una società controllata dell’altra nel 2017, le due aziende hanno condiviso gli ultimi cinque anni di crescita, sostenendosi l’una con l’altra in alcuni periodi difficili, ma riuscendo sempre a uscirne rafforzate proprio in virtù di questo sostegno reciproco. Non abbiamo certo intenzione di fermarci ora, il ruolo di grandi innovatori al servizio del settore degli azionamenti è quello in cui diamo il meglio, quindi continueremo a svolgerlo, sempre con il nostro inimitabile stile.”
“Desideriamo augurare di cuore un buon 50° anniversario a tutti quanti hanno partecipato a questo incredibile viaggio, nelle vesti di cliente, fornitore o dipendente. Tre grandi urrà per voi! Non avremmo potuto farcela senza il vostro prezioso e determinante contributo.”
SPS Italia, Parma 23-25 maggio 2023
Padiglione 7, stand A044
Treesse Progetti, azienda di Treviso che da oltre 35 anni offre servizi e soluzioni con elevati standard qualitativi nel settore dell’automazione industriale, sarà per la prima volta a SPS Italia (Parma, 23-25 maggio 2023 – Padiglione 7, stand A044). Posizionata all’interno del District 4.0 Digital & Software, l’azienda avrà l’opportunità di presentare al pubblico le migliori soluzioni per l’automazione industriale: sistemi MES, SCADA e HMI, revamping e retrofitting, e molto altro ancora.
Per Treesse Progetti la fiera sarà anche l’occasione per promuovere il nuovo progetto di formazione Treesse Academy, lanciato di recente e che si rivolge ad aziende, professionisti del settore dell’automazione industriale, ma anche a studenti e universitari che desiderano espandere le proprie conoscenze tecniche. SPS Italia risulta essere la cornice ideale per presentare quest’offerta, in quanto la fiera non è solo un punto di riferimento per le aziende, ma, con gli anni, è diventata sempre più un polo di interesse per tutto ciò che concerne l’allineamento tra lo sviluppo delle tecnologie e delle competenze necessarie per utilizzarle al meglio e, da qui la crescente presenza di Competence Center, università e scuole. A sottolineare ancor più questo aspetto il fatto che tra gli obiettivi di questa 11esima edizione ci sia la volontà di spingere maggiormente il coinvolgimento scolastico con lo scopo di creare quella sinergia scuola-lavoro utile a coprire il gap di competenze necessarie per operare nell’Industry 4.0.
Nata dalla volontà del team manageriale di Treesse che crede fortemente nella formazione quale elemento fondamentale di un ambiente dinamico come quello dell’automazione industriale, Treesse Academy si pone l’obiettivo di formare figure professionali specializzate.
Docenti esperti facenti parte sia del team interno di Treesse Progetti che provenienti da realtà esterne, affiancheranno le aziende e i tecnici in una serie di training sui temi tipici, sia teorici che pratici, dell’automazione industriale e dell’Industry 4.0. L’offerta formativa delineata per il 2023 è molto ampia:
La durata delle lezioni varia in base al tipo di corso scelto con un’alternanza di sessioni teoriche e pratiche, grazie alla disponibilità in aula di un set completo hardware e software per i partecipanti. Le aziende e i professionisti che decideranno di aderire alle iniziative proposte da Treesse Academy avranno anche la possibilità di scegliere se partecipare ai corsi in sede a Treviso oppure “a domicilio”, quindi organizzati on-site presso la sede dell’azienda richiedente.
Per saperne di più, il team di esperti di Treesse Progetti vi aspetta a SPS Italia, padiglione 7, stand A044.
Anche quest’anno Jampel, l'azienda leader nella distribuzione di hardware industriale in Europa, parteciperà come protagonista a SPS Italia 2023, la fiera per l'industria intelligente, digitale e sostenibile, riconosciuta come punto di riferimento per il settore manifatturiero italiano.
Dopo il successo del progetto Moxa Distry Shop, e-commerce italiano specializzato nella vendita di prodotti a marchio Moxa, abbiamo avuto l'opportunità di intervistare il Vice-presidente Alessandro Di Banella, il quale ci ha fornito alcuni dettagli sulla storia e sulla crescita dell'azienda.
Buongiorno Alessandro, grazie per averci concesso questa intervista. Partiamo subito con la prima domanda: ci può raccontare la storia e la crescita di Jampel srl?
Certo, Jampel è un'azienda ormai leader nel settore della distribuzione di hardware industriale in tutta Europa. Siamo presenti sul mercato da oltre 40 anni e siamo cresciuti grazie alla nostra capacità di fornire ai nostri clienti soluzioni affidabili e complete per le loro esigenze di networking e sicurezza ed offrendo loro sempre un supporto di elevatissimo livello. Per noi il cliente è davvero al centro di tutto.
Parliamo adesso di Moxa Distry Shop. Come è nata l’idea di creare un sito di e-commerce per la vendita di prodotti Moxa?
L'idea di creare Moxa Distry Shop è nata dall'esigenza di offrire ai nostri clienti una piattaforma online dove poter acquistare i prodotti Moxa al miglior prezzo sul mercato italiano. Inoltre, ci siamo accorti che molti clienti avevano difficoltà nel trovare determinati prodotti e servizi che venivano richiesti.
Quali sono i vostri obiettivi con Moxa Distry Shop?
Il nostro obiettivo principale è quello di offrire ai nostri clienti una soluzione affidabile e completa per le loro esigenze di networking e sicurezza, fornendo prodotti di alta qualità e assistenza tecnica certificata.
Da quando è nato, questo e-commerce ha riscosso molto successo e nel 2022 ha registrato un aumento delle vendite di oltre il 200%. Quali sono stati i fattori chiave del successo di Moxa Distry Shop?
Il nostro successo è stato possibile grazie alla nostra capacità di comprendere le esigenze dei nostri clienti e di offrire loro prodotti di alta qualità a prezzi competitivi. Inoltre, abbiamo sempre investito molto nella comunicazione e nella pubblicità per far conoscere il nostro sito e i nostri prodotti. E su questo ringrazio il nostro partner SqueezeMind, che da diversi anni ormai cura e gestisce con successo i nostri progetti online.
Infine, crediamo che la nostra attenzione costante all'assistenza tecnica e al servizio post-vendita abbia contribuito notevolmente alla fidelizzazione dei nostri clienti.
Come avete gestito i problemi di approvvigionamento dovuti alla pandemia da COVID-19?
Come tutti sappiamo, la pandemia da COVID-19 ha causato gravi problemi di approvvigionamento a livello globale. Tuttavia, siamo riusciti a mantenere elevati standard di servizio grazie alla nostra rete di fornitori e alla nostra capacità di adattarci rapidamente alle nuove situazioni. Inoltre, abbiamo sempre lavorato in stretta collaborazione con i nostri fornitori per identificare soluzioni alternative e garantire la consegna dei prodotti nei tempi previsti.
Quali sono i vostri piani futuri per Moxa Distry Shop?
I nostri piani futuri sono di continuare a crescere e di consolidare la nostra posizione sul mercato italiano. Inoltre, stiamo già lavorando per espandere la nostra offerta di prodotti e servizi, in modo da diventare sempre più un punto di riferimento per i nostri clienti. Il 2023 sarà un altro anno di sfide poiché stiamo seriamente valutando l'opportunità di espandere la nostra presenza a livello internazionale, in modo da poter offrire i nostri prodotti e servizi a un pubblico sempre più ampio.
Chiunque volesse incontrare Jampel e lo staff Moxa Distry Shop a SPS Italia 2023 può recarsi allo stand J 024, presso il padiglione n. 6.
«SPS è da sempre l’appuntamento annuale per conoscere nuovi trend e confrontarsi sui temi più sfidanti dell'automazione industriale», afferma Marcello Mandelli, country manager di igus Italia. «Dopo il grande successo di Mecspe, siamo lieti di avere l’occasione di incontrare nuovamente di persona gli operatori del mercato italiano per presentare le nostre soluzioni smart al servizio della transizione digitale».
Tra le novità tecnologiche per l’automazione presentate nell’area espositiva igus a SPS (Stand B049 – Pad. 3), i programmi campione, forniti gratuitamente, che accelerano notevolmente la messa in servizio dei sistemi di controllo motore drylin E, agevolando il collegamento a PLC di livello superiore. «Proprio la programmazione dei sistemi di controllo motore e la conseguente integrazione negli ambienti macchina rappresenta spesso un’importante barriera alla digital automation, poiché richiede diversi giorni e può arrivare a costare diverse migliaia di euro, spiega Marcello Mandelli. Grazie ai numerosi programmi campione sviluppati e messi a disposizione gratuitamente agli utenti sul portale igus.it è possibile attivare rapidamente i sistemi di controllo motore della serie dryve, riducendo drasticamente tempi e costi di integrazione.
A SPS spazio anche per l'ampia gamma di strumenti online messi a punto da igus per semplificare i lavori di progettazione e ingegnerizzazione. Tra questi, il Sistema Esperto che consente di configurare e ordinare in soli tre passaggi un sistema per catene portacavi già pronto per il collegamento. La nuova release del configuratore, presentata in anteprima a SPS, permette, inoltre, di integrare nel sistema direttamente online, l’esclusivo sensore i.Sense EC.W, che ne monitora le condizioni e ne rileva l’usura, evitando sostituzioni premature.
Un‘ulteriore grande novità riguarda i cavi precablati: igus, infatti, continua ad ampliare la sua gamma readycable con l’aggiunta di prodotti compatibili per altri 6 produttori di sistemi di azionamento, oltre ai 24 già in gamma. Con i readycable per Panasonic, KEB, Harmonic Drive AG, Hengstler, Delta e Wittenstein, igus porta a oltre 6.000 le soluzioni di cavi preassemblati, per ogni tipo di applicazione, disponibili in tutto il mondo, consegnate in pochi giorni.
Nel corso di SPS è stato possibile assistere alla DEMO di un’isola di lavoro, costituita da un robot realizzato da CASARINI ROBOTICA e da una piattaforma per la raccolta delle informazioni di processo, firmata Rold. L’installazione ha visto protagonista ETHERLINE® Guard di LAPP, con il compito di monitorare, in tempo reale, lo stato di efficienza del cavo di rete collegato al robot e quindi sottoposto a elevati stress meccanici in flesso-torsione. Grazie al protocollo MQTT, che garantisce una semplice integrazione di ETHERLINE® Guard con sistemi di supervisione, i dati relativi all’usura del cavo saranno visibili in una sezione dedicata della piattaforma SmartFab di Rold e, unitamente a ulteriori parametri di produzione, concorreranno alla definizione della Overall Equipment Effectiveness (OEE).
Dopo il lancio sul mercato dei primi pressacavi SKINTOP® in versione LF (Lead-Free), in anticipo rispetto a quanto previsto dalla normativa europea (RoHS/REACH), LAPP amplia il portfolio di soluzioni prive di piombo con la gamma di accessori SKINDICHT® LF, che comprende tappi, riduttori e maggioratori. Degno di nota anche l’ultimo arrivato della famiglia per Industrial Communication basata su tecnologia Ethernet: si tratta del cavo altamente flessibile ETHERLINE® Cat. 6A FD FC, per applicazioni in catene portacavi, caratterizzato dal design “Fast Connect”, che permette un rapido e semplice collegamento a connettori RJ45.
Tra i prodotti presentati spicca la gamma di accessori SKINDICHT® LF, che arricchisce il portfolio di soluzioni LAPP prive di piombo. In tal senso, LAPP è già pioniere nell’offrire agli utenti alternative di prodotto sostenibili e orientate al futuro, grazie al lancio sul mercato dei primi pressacavi SKINTOP® in ottone nichelato in versione LF (Lead-Free), in anticipo rispetto a quanto previsto dalla normativa europea (RoHS/REACH).
In dettaglio, accanto ai modelli SKINTOP® lead-free, la gamma SKINDICHT® senza piombo comprende tappi, riduttori e maggiorazioni, che conservano le prestazioni delle precedenti versioni. L’adattatore SKINDICHT® MA-PG/M, per esempio, consente un semplice utilizzo di accessori PG in filetti metrici e resiste a temperature fino a +200°C. Per la chiusura di fori prefilettati, sono disponibili i tappi di chiusura SKINDICHT® BL-M (fino a +200°C) e SKINDICHT® BL-M hex (fino a +100°C). In questo caso, l’O-ring montato garantisce una chiusura a tenuta stagna del foro e quindi un grado di protezione più elevato (IP 68). Entrambi sono in grado di resistere ad elevate sollecitazioni chimiche e meccaniche e assicurano un facile montaggio con cacciavite a intaglio o chiave inglese. Inoltre, il riduttore SKINDICHT® MR-M e la maggiorazione SKINDICHT® ME-M, correggono la differenza di grandezza tra la filettatura del pressacavo e la filettatura di alloggiamento, in funzione delle specifiche esigenze.
Infine, nelle applicazioni in cui i requisiti EMC sono estremamente importanti, LAPP offre il controdado SKINDICHT® SM-PE-M, che assicura un contatto ottimale della custodia, per la protezione contro le interferenze elettromagnetiche e per il collegamento equipotenziale.
SPS è stata l’occasione per approfondire con gli esperti LAPP anche il servizio di Network Check Up. La crescente diffusione di infrastrutture di rete basate su Industrial Ethernet, infatti, ha generato sfide sia per quanto riguarda la configurazione, che la gestione. In tal senso, vi sono diversi fattori che possono influire sulla rete, quali l’utilizzo di prodotti non conformi ad uso industriale, un errato o mancante collegamento equipotenziale, interferenze elettromagnetiche legate a servomotori, ecc. Nasce, dunque, l’esigenza di avvalersi di specialisti per effettuare un’attenta verifica della stabilità e della potenzialità della rete, in termini di interconnesione dei dispositivi.
LAPP propone un servizio premium per l’analisi on site e il collaudo di reti Industrial Ethernet. Grazie alla competenza ed esperienza sul campo, gli IC Expert (Industrial Communication Expert) di LAPP, accreditati anche Profinet Certified Engineers, sono in grado di restituire agli utenti un’overview completa di tutta la rete utile, per esempio, per identificare le possibilità di integrazione di una o più macchine. In dettaglio, mediante l’utilizzo di software e hardware dedicati, procedono alla mappatura di tutti i nodi presenti e alla lettura della topologia, al fine di verificare la conformità alle linee guida PROFINET o Ethernet/IP, ispezionare la connettività fisica (EMC, adeguatezza dei componenti all’applicazione, utilizzo della connettività, stress meccanici, ecc.) e rilevare eventuali conflitti hardware o firmware tra dispositivi identici. Il check up include, altresì, l’analisi del traffico dati, e delle relative informazioni diagnostiche, al fine di generare un report completo sullo stato di efficienza, che include: carico e profondità di rete, errori, pacchetti persi e jitter.
Nello specifico, la verifica dello stato di salute della rete si articola, generalmente, in due attività complementari, al fine di identificare i punti deboli e suggerire possibili soluzioni. Il primo step consiste nell’ispezione della macchina, volta a controllare tutti i componenti passivi della rete. In questa fase, i LAPP IC Expert si avvalgono della Checklist EMC, appositamente sviluppata da LAPP per verificare il potenziale rischio di disturbi da interferenze elettromagnetiche, in combinazione con le misurazioni della corrente di schermo sui cavi dati. Successivamente, si procede all’analisi del traffico dati sulla rete, con l’ausilio di specifici dispositivi, in modalità “ispettore”, in funzione dei protocolli della macchina (Ethernet/IP, EtherCat ecc). Gli strumenti eseguono le seguenti procedure, attive e passive:
Inoltre, per gli standard PROFINET ed Ethernet/IP, LAPP offre la possibilità di eseguire il collaudo della rete. La procedura ha l’obiettivo, grazie ad una combinazione di passaggi automatici e manuali, di verificarne la conformità ai criteri definiti dal protocollo industriale adottato. Al termine dell’intervento, i LAPP IC Expert rilasciano ai Clienti la mappatura e l’analisi completa dei dati diagnostici, unitamente ad una documentazione dettagliata sulle operazioni di collaudo, che include: dati sulla comunicazione e configurazione di rete, informazioni di diagnostica della stessa e dei dispositivi.
LAPP ha rinnovato altresì il format di successo “L’esperto in Fiera”, iniziativa dedicata agli utenti che desiderano approfondire specifiche tematiche, attraverso sessioni one-to-one con esponenti di spicco. Previa registrazione gratuita è stato possibile riservare uno slot con Micaela Caserza Magro, Docente delll’Università di Genova e Direttore Tecnico del GFCC e Silvio Iannone, Senior Project Engineer UL International, a completa disposizione per rispondere a tutti i quesiti, rispettivamente, su:
Infine, l’intervento di Gaetano Grasso dal titolo “Corrente Continua, attorno a noi e nell’industria – il cambiamento è già realtà”, nell’ambito del Convegno Scientifico “Precisa, veloce, interattiva: come sarà la fabbrica meccatronica e robotizzata” ha mostrato come la tecnologia DC cambierà radicalmente la produzione industriale e l’approvvigionamento energetico in città e distretti, offrendo notevoli benefici, sia a livello economico, attraverso la riduzione delle perdite di conversione, che in termini di impatto sul contesto ambientale e sociale. Sono state evidenziate, al contempo, le sfide che la DC pone per i componenti, sottolineando la necessità di investire in R&S a favore di una standardizzazione. In questo LAPP è già precursore di un’offerta a catalogo di prodotti ad hoc, che sarà ulteriormente estesa con l’introduzione del cavo ÖLFLEX® DC GRID 100, ideale per la realizzazione di reti in CC in stabilimenti a basso voltaggio per l’uso, ad esempio, in sistemi di controllo, motori e convertitori di frequenza.
Murrelektronik sarà a SPS Italia 2023 Pad.3 Stand C015 - E015 con una gamma ampliata di dispositivi IO-Link.
Gli Hub IO-Link, sono l’evoluzione naturale della versione tradizionale, ottimizzati grazie all’esperienza acquisita direttamente sul campo. Gli Hub IO-Link consentono di collegare sensori e attuatori digitali o analogici, attraverso un cavo standard e su un'unica porta master IO-Link e le versioni plug & play permettono un passaggio semplice all’IO-Link senza necessità di alcuna parametrizzazione. Sviluppati secondo lo standard V1.1.3, sono suddivisi fra modelli multifunzione DIO a 16 canali digitali e analogici a 4 canali.
Le porte DIO dispongono di corrente in uscita fino a 0,5A in classe A, 2A in classe B o 4A con alimentazione ausiliaria attraverso il connettore M12 L. I moduli con separazione galvanica garantiscono un livello di sicurezza fino a PL e con il Common Profile Identification and Diagnosis (I&D) che può supportare diagnostica e identificazione standardizzate.
Le testine dell'azionatore possono essere facilmente fissate, sostituite o ruotate in step di 90 gradi, con quattro viti imperdibili. Gli inserti di commutazione possono essere rimossi dopo aver aperto il coperchio senza viti, semplificandone l'installazione.
Con queste caratteristiche, steute mira a rendere la propria serie ES/EM 97 universalmente applicabile in tutto il settore dell'automazione industriale. Per questo motivo, la serie dispone di un'ampia gamma di azionatori (varie leve ruotabili, leve a rulli, aste a molla...) e dimensioni secondo EN 50047, lo standard prevalente per la tecnologia d'automazione.
I dispositivi della nuova serie possono essere utilizzati anche in applicazioni di sicurezza, ossia come interruttori di posizione con funzione di sicurezza. Abbinati ad una centralina adatta, raggiungono un livello di sicurezza conforme al Performance Level e secondo EN ISO 13849-1 e SIL 3 to EN 62061.
Per gli interruttori di posizione con funzione di sicurezza sono disponibili due testine di azionamento addizionali. Nella versione "AZ", l'ES 97 diventa un interruttore di sicurezza con azionatore separato, il classico design per il monitoraggio della posizione di porte di protezione, in linea con la sicurezza della macchina. L'ES 97 SB è adatto per il monitoraggio della posizione su cerniere salvaspazio di porte di protezione girevoli.
La divisione steute "Automation" amplia così la propria gamma di prodotti, includendo, come tutti i prodotti di commutazione steute, una serie di interruttori di posizione particolarmente flessibile, robusta e di elevata qualità, che può essere adattata in modo flessibile alle singole applicazioni.
WEG presenta, alla fiera SPS Italia 2023 presso il padiglione 6, stand E015 le sue rinomate linee di motori, azionamenti e trasmissioni, oltre al pacchetto aziendale Azionamenti, che integra in un'unica soluzione combinata queste tre tecnologie.
Azionamenti industriali e servoazionamenti
Tra queste, soluzioni di alta tecnologia quali azionamenti industriali c.a. e c.c., servoazionamenti, alimentatori rigenerativi, azionamenti di sollevamento, oltre alla possibilità di ottenere prodotti personalizzati realizzati dal personale tecnico di WEG Automation (già Gefran). Questa gamma completa di azionamenti integra l'attuale offerta di WEG, che include l'azionamento CFW900, un inverter di ultima generazione che offre prestazioni elevate, efficienza energetica e facilità d'uso, per un'ampia gamma di applicazioni. Il lancio dell'azionamento CFW900 è avvenuto in occasione di SPS Italia 2022.
"Con l'acquisizione dell'unità operativa Motion Control di Gefran, WEG ha creato l'unità operativa WEG Automation, che si avvale delle competenze di entrambe le aziende per realizzare soluzioni di automazione industriale complete", ha dichiarato Fabrizio Arosio, Sales Account Manager dell'unità operativa Automation di WEG. "La creazione di questa nuova unità operativa rafforza la posizione di WEG come fornitore su scala globale non solo di motori, ma dell'intero pacchetto Azionamenti, comprese le più recenti tecnologie per azionamenti e trasmissioni.
L'evoluzione dell'intera soluzione Azionamenti di WEG è una parte essenziale della nostra strategia commerciale globale", ha proseguito Arosio. "WEG si è affermata da tempo nel mondo come produttore di motori, azionamenti e trasmissioni, ma la nostra vera forza risiede nella capacità di combinare questi elementi per ottenere una soluzione di controllo totale".
All'evento, WEG presenterà al pubblico anche il suo nuovo portafoglio digitale, incluse le tecnologie WEG Motor Scan e WEG Drive Scan. Entrambe offrono un sistema di monitoraggio wireless che fornisce dati in tempo reale sulle prestazioni delle risorse, consentendo di sviluppare strategie di manutenzione predittiva e di ridurre i tempi di inattività. Gli strumenti diagnostici sfruttano l'intelligenza artificiale per identificare potenziali problemi e offrire soluzioni che evitino l'interruzione delle attività.
Oltre a queste tecnologie, verrà presentata la soluzione Motion Fleet Management (MFM), una piattaforma basata su cloud che consente il monitoraggio e la gestione da remoto dei motori e degli azionamenti grazie alle tecnologie WEG Scan.
Per maggiori informazioni sulla gamma WEG di motori, azionamento e trasmissioni, visitate il sito www.weg.net. Per parlare con un membro del team di SPS Italia, visitate lo spazio WEG presso il padiglione 6, stand E015.
Il processo di raffinazione del cioccolato consiste tipicamente in 3-5 grandi rulli montati in orizzontale e asserviti da un sistema di circolazione dell'acqua fredda. Quest'acqua riduce il calore che si sviluppa a causa dell'attrito del movimento del rullo stesso. La regolazione della temperatura del rullo è necessaria anche per diminuire o aumentare l'adesione della pasta di cioccolato. Inoltre, è necessaria acqua fredda per raffreddare motori e altri elementi o componenti meccanici in movimento.
SMC ha una vasta e comprovata esperienza nell'ideazione di soluzioni che controllano il circuito dell'acqua nei macchinari per la raffinazione del cioccolato.
Tra le caratteristiche principali dei prodotti SMC c'è l'affidabilità. Molti produttori di cioccolato eseguono il processo di raffinazione 24 ore su 24, 7 giorni su 7, quindi eventuali guasti ai componenti al di fuori del periodo di manutenzione programmata sono potenzialmente disastrosi. Un numero crescente di produttori di macchine per la raffinazione del cioccolato sta quindi sfruttando i vantaggi di componenti come l'elettrovalvola SMC JSXD a 2 porte. Offrendo un'eccellente resistenza ambientale, grazie al coperchio della bobina in acciaio inossidabile (protezione IP67) e alla costruzione dell'otturatore in acciaio inox e resina, la JSXD offre un'elevata durata. Nella raffinazione del cioccolato, la valvola JSXD chiude e apre il circuito dell'acqua di raffreddamento e resiste al colpo d'ariete, il tutto offrendo una riduzione del 14% del consumo energetico rispetto al prodotto della generazione precedente.
Un'altra considerazione degna di nota è la capacità di personalizzare collettori multipli e ottimizzare le prestazioni in linea con le specifiche esigenze. Grazie all'aumento dell'efficienza di raffreddamento e all'accelerazione dei cicli, i nostri progetti personalizzati riducono anche le dimensioni complessive per l'uso in aree ristrette della macchina.
Un'altra soluzione chiave di SMC per la raffinazione del cioccolato è la gamma di thermo-refrigeratori ad alte prestazioni che refrigerano e controllano l'acqua di raffreddamento. Alcuni utilizzatori producono soluzioni ingombranti, centralizzate e realizzate internamente non senza problemi con pompa, scambiatore di calore, tubazioni, valvole, serbatoio, e così via. Tuttavia, tutti questi componenti sono facilmente sostituibili con un singolo thermo-chiller SMC. Ciò riduce i costi, fornisce un'unica soluzione di garanzia e semplifica la diagnostica della macchina in caso di guasto grazie ai sensori e allarmi che sono parte integrante dell'intera gamma thermo-controllers SMC.
Compatto, conveniente ed efficiente dal punto di vista energetico, un thermo-controller SMC come la serie HRS/HRSR rappresenta una soluzione one-stop-shop per un controllo preciso della stabilità della temperatura; un'altra risorsa fondamentale per raffinare il cioccolato e migliorare la consistenza finale e il sapore del prodotto.
Poiché la raffinazione del cioccolato ha un'influenza così diretta sul risultato del prodotto, vi è una chiara necessità di impiegare prodotti innovativi e ad alte prestazioni. Questa strategia è il modo migliore per evitare potenziali compromessi, sia per qualità del prodotto, sia per la reputazione del marchio.
La piattaforma IIoT moneo di ifm è progettata per facilitare la trasformazione digitale delle aziende industriali, aumentando la produttività e supportando, allo stesso tempo, anche gli sforzi ambientali. Gli operatori hanno a disposizione un quadro accurato dello stato delle loro risorse, fornito dalla vasta gamma di dati che i sensori ifm raccolgono da diversi impianti. L'elaborazione e l'analisi di questi valori permette di intraprendere azioni di manutenzione predittiva, ma anche di minimizzare i tempi di fermo e dosare con precisione i detergenti.
Per monitorare le condizioni delle risorse in tempo reale, i processi di produzione si affidano a una moltitudine di dati provenienti dai sensori. Per esempio, i sensori di ifm rilevano il livello e la pressione nei serbatoi di stoccaggio, la posizione delle valvole o le vibrazioni delle pompe. Ma i dati raccolti in questo modo hanno poco significato nella loro forma grezza. Qui entra in gioco moneo: la piattaforma modulare IIot converte automaticamente i dati dei sensori in informazioni digitali e li rende disponibili agli operatori dell'impianto come base per supportare le decisioni aziendali. Gli operatori possono, così, sostituire i componenti quando effettivamente necessario, il che non solo evita i tempi di fermo della produzione, ma riduce anche il consumo di risorse. In ultima analisi, la vita utile dei componenti viene estesa e l'usura delle apparecchiature è ridotta al minimo.
Questo dipende dall'applicazione. Uno stabilimento di produzione di automobili necessita soluzioni diverse per i suoi processi rispetto a un birrificio, ma il principio di base è lo stesso per tutte le applicazioni IIot. La condizione normale di un sistema è definita sulla base di parametri diversi, come vibrazioni, pressione o temperatura. Se si verificano scostamenti, moneo reagisce automaticamente e avvisa l'operatore del sistema tempestivamente, per esempio nel caso in cui un sistema richieda manutenzione o parti usurate debbano essere sostituite.
Che si tratti di livelli, temperatura o vibrazioni, moneo monitora molti parametri e un'ampia gamma di funzioni nei processi di produzione, avvisando gli operatori tempestivamente, per esempio, se la temperatura di pulizia richiesta è stata raggiunta o se le parti usurate devono essere sostituite.
Questi esempi applicativi mostrano il contributo che moneo può offrire per rendere i processi e gli impianti più sostenibili, in linea con l’importanza che la sostenibilità riveste all’interno della strategia di prodotto ifm attuale e futura (Rapporto di sostenibilità 2020 di ifm)
Per testare in modo rapido e semplice le potenzialità di moneo, ifm mette a disposizione moneo starterkit, un pacchetto completo con hardware e software compatibili per il monitoraggio della condizione dei motori di ventilatori, pompe e molte altre macchine. Questa soluzione stand-alone è facile da implementare e scalabile senza bisogno di competenze informatiche specifiche.
La serie F4, una pompa per autocarri a doppio flusso sganciabile, è presentata dalla Pump & Motor Division Europe di Parker Hannifin come un'innovazione per il mercato dell'idraulica mobile.
La pompa idraulica F4 unisce la tecnologia della serie di successo delle pompe a doppio flusso F2 e della serie delle pompe fisse a stantuffi assiali F3, offrendo una soluzione semplice e flessibile per tutti i veicoli che richiedono flussi separati di diverse capacità. Questi vantaggi consentiranno di utilizzarla in molteplici applicazioni con veicoli come spargisale, caricatori a gancio, gru forestali, camion per fognature, spazzaneve e altri ancora.
La funzione di frizione brevettata consente all'utente di agganciare e sganciare la pompa dal motore diesel in movimento, senza spegnerlo, premendo un interruttore sul cruscotto. Ciò garantisce un notevole risparmio di carburante e una significativa riduzione delle emissioni di CO2.
Se, ad esempio, un autocarro (con caricatore a gancio e spazzaneve rimovibile) che utilizza la pompa della serie F4 è operativo per 260 ore nel primo mese utilizzando la presa di forza (PTO) per sole 56 ore, quando la pompa è scollegata sono necessari circa 1,2 kW all'ora in meno. Ciò equivale a circa 50 litri di carburante in meno solo in quel mese e, in un anno, il risparmio potrebbe superare i 600 litri (soprattutto quando lo spazzaneve viene utilizzato solo per pochi mesi). Di conseguenza, anche le emissioni di CO2 vengono ridotte di circa 1,8 tonnellate.
Inoltre, la funzione di frizione riduce l'usura della pompa e abbassa al minimo il rischio di costosi tempi di fermo e periodi di inattività, diminuendo al contempo i livelli di emissioni di rumore.
La generazione dei sensori radar a spazio libero Micropilot, di ENDRESS+HAUSER, da 80 GHz soddisfa le richieste grazie a semplicità, sicurezza intelligente e maggiore efficienza. Tecnologie di comunicazione come Ethernet-APL predispongono l’impianto per il futuro. La Heartbeat Technology aumenta la produttività dei processi. L'ampio portfolio prodotti offre soluzioni per qualsiasi applicazione: industria chimica, Oil & Gas e dei primaries, nonché impianti di produzione di energia e settore energetico.
Micropilot FMR60 è il primo radar a 80GHz sviluppato in conformità alla direttiva internazionale sulla sicurezza funzionale IEC 61508. Il radar per lo spazio libero offre la massima affidabilità grazie all'antenna drip-off, agli algoritmi migliorati e all'angolo del fascio ridotto. Viene utilizzato per la misura continua di livello senza contatto di liquidi, paste e fanghi. La misura non è influenzata da variazioni del fluido, da sbalzi di temperatura, da coperte di gas o da vapori. Possiede inoltre la funzionalità di sensore intelligente Heartbeat Technology.
Antenna drip-off a 80GHz adatta per applicazioni in spazio libero fino a 50m e offre un'elevata focalizzazione del fascio per serbatoi con molti raccordi interni.
Certificati internazionali di protezione dalle esplosioni, prevenzione del traboccamento WHG, SIL, approvazioni marine, protocollo di linearità a 5 punti
Vantaggi:
Turck Banner introduce sul mercato il controller DXMR90 abilitato all’IIoT per l'elaborazione dei segnali dei sensori delle macchine. Il controller industriale, parte integrante della famiglia di prodotti Snap Signal, permette agli utenti di sfruttare i vantaggi competitivi dell'Industrial Internet of Things (IIoT). Questo dispositivo compatto e robusto funge da hub centrale per l'elaborazione dei segnali in entrata dalle apparecchiature, compresi i sensori collegati ai macchinari.
Emette quindi un flusso di dati combinato che fornisce una visibilità diretta dei processi attivi, rileva le opportunità per miglioramenti specifici della produttività e consente funzionalità avanzate di manutenzione predittiva per evitare imprevisti e costosi tempi di fermo. Il DXMR90 contiene singoli client Modbus per la comunicazione simultanea con un massimo di cinque reti seriali indipendenti. Converte i segnali Modbus RTU in Modbus TCP/IP, Ethernet I/P o Profinet e comunica con i dispositivi che utilizzano protocolli Internet come RESTful, MQTT e API. I dati in uscita dal DXMR90 possono essere inviati su Ethernet (o su un controller DXM collegato abilitato al cellulare) a piattaforme cloud, tra cui i Cloud Data Services di Turck Banner, per un monitoraggio delle condizioni 24 ore su 24, avvisi via e-mail o SMS e approfondimenti basati sui dati.
Il sistema piezoelettrico per la dosatura senza contatto (jetting) PICO® XP di Nordson EFD è progettato per garantire un’applicazione del fluido ripetibile e precisa, sia da valvola a valvola che dopo la manutenzione, indipendentemente da fattori esterni, come le variazioni di temperatura.
“Questa è di gran lunga la nostra tecnologia di erogazione a getto più avanzata e innovativa, finora mai sviluppata”, afferma Claude Bergeron, Senior Global Product Line Manager presso Nordson EFD.
Troppo spesso i produttori vedono variazioni non desiderate nelle prestazioni di dosatura, in applicazioni dove invece è importante che la quantità di adesivo, sigillante o vernice applicata sia esattamente la stessa per ogni deposito.
In queste applicazioni, persino un leggero cambiamento della geometria interna alla valvola può avere conseguenze sulla ripetibilità del deposito. Questa è la ragione per la quale una valvola può produrre risultati di dosatura leggermente differenti rispetto ad un’altra valvola con le stesse impostazioni. Questo vale anche quando si rimuove il corpo pneumatico della valvola per la pulizia. Una volta rimontato, si possono ottenere piccole differenze nei risultati di dosatura.
Il sistema esclusivo di auto-calibrazione di cui è dotata PICO XP è in grado di controllare questo tipo di variazioni per mantenere la stessa ripetibilità di micro- dosatura da valvola a valvola dopo la manutenzione.
La sua funzionalità, unica nel suo genere, di ricerca costante del valore di corsa, le consente di autoregolarsi per mantenere la precisione di impostazione della corsa a livello di micron (µm) per lunghi periodi, indipendentemente dalle condizioni ambientali, come i cambiamenti di temperatura che possono alterare nel tempo i risultati di dosatura.
Il sistema include una valvola per dosatura a getto PICO Pµlse XP ed un Controller PICO Toµch XP con interfaccia touchscreen per semplificare la programmazione. Questo sistema è in grado di applicare micro-depositi di soli 0.5 nL ad una velocità massima di 1000Hz in modo continuo.
La chiusura a sgancio rapido consente la rimozione senza attrezzi del corpo del fluido per una pulizia semplificata del percorso del fluido, che consente ai produttori di risparmiare tempo durante la manutenzione. La valvola può essere equipaggiata con corpi del fluido dalle proprietà differenti e varie grandezze di orifizio, per venire incontro alle esigenze di versatilità dei produttori.
SCHLEGEL accresce la serie Kombitast con quattro varianti di pulsanti di emergenza: due pulsanti di emergenza con 4 contatti NC per il collegamento tramite terminale Faston sono affiancati da altri due pulsanti di emergenza, ciascuno con un collegamento M12 a 4 o 5 pin.
Per la maggior parte delle considerazioni sulla sicurezza, sono sufficienti 2 contatti NC e, se necessario, un ulteriore contatto NA come contatto di segnalazione. Per applicazioni speciali che richiedono più contatti NC, KRVK4O con connessioni a Faston o KRVK4OP con connessioni Print con 4 contatti NC ciascuno sono la scelta giusta. Per il cablaggio con tecnologia SCHLEGEL offre il KRVKOO_C111 con 2 contatti NC o il KRVKOOI_C112 con 2 contatti NC e 1 contatto NA. I collegamenti M12 sono codificati A e i contatti sono assegnati secondo il principio AIDA.
I dispositivi di comando della serie Kombitast sono progettati per fori di fissaggio da 30,5 mm e sono conformi alla norma EN ISO 13850. Tutti i pulsanti di emergenza hanno un grado di protezione IP65 e una durata di vita di 50.000 cicli di commutazione. I valori di tensione e corrente per le versioni M12 sono 35 V e 2 A AC/DC, per i pulsanti di emergenza con 4 contatti NC 240 V / 1,5 A AC e 24 V / 2 A DC. Tutti i contatti NC sono ad apertura positiva secondo la norma EN 60947-5-1.
Per le loro caratteristiche funzionali, alcune delle famiglie di sensori sviluppate e prodotte da wenglor risultano essere ideali per i sistemi automatizzati dove il riconoscimento degli oggetti, la distinzione dei materiali, la protezione degli impianti e la logistica giocano un ruolo centrale per il perfetto funzionamento delle Reverse Vending Machine, che sono distributori automatici inversi predisposti per la raccolta di rifiuti da riciclare (bottiglie di platica, vetro, lattine…).
I sensori optoelettronici, a ultrasuoni, induttivi e la tecnica di sicurezza di wenglor sono in grado di risolvere le principali sfide tipiche dei sistemi di distribuzione automatica inversa. Sia che si tratti di bottiglie monouso, riutilizzabili, in PET, in vetro o lattine, il sensore all’interno delle RVM deve essere in grado di riconoscere i contenitori in modo affidabile, indipendentemente dalla forma e dal colore. Oggetti lucidi, riflettenti e trasparenti, in parte anche deformati, devono essere rilevati e distinti in modo preciso, una problematica che viene risolta grazie alla capacità dei sensori wenglor di rilevare l’intero spettro cromatico per il riconoscimento di oggetti, così come contrasti, scala di grigi od ombreggiature. Questi distributori, inoltre, vengono utilizzati centinaia di volte al giorno e la contaminazione causata da fuoriuscite di liquidi o polveri potrebbe rappresentare un problema per i sensori. Anche in questo caso, la tecnologia sviluppata da wenglor permette ai dispositivi di rilevare in modo affidabile gli oggetti indipendentemente dalle condizioni locali e dalla luminosità.
Le barriere unidirezionali di wenglor sono in grado di distinguere in modo affidabile il PET trasparente (resina termoplastica adatta al contatto alimentare) da altri materiali trasparenti, quali il vetro o altri oggetti opachi. È proprio questa caratteristica che li rende perfetti per l’impiego all’interno delle RVM. Questi sensori dispongono di due uscite di commutazione per identificare le diversità dei materiali. Attraverso la funzione test input, queste barriere possono essere testate facilmente per verificarne il funzionamento. Inoltre, sincronizzando i diversi emettitori è possibile utilizzare le barriere anche affiancate senza alcuna interferenza tra loro. Il design compatto 1R (56,5 × 26 × 24 mm) e il fissaggio con filettatura M18 permettono di montare i sensori in modo semplice, anche in spazi ristretti.
Oltre al riconoscimento di superfici lucide, cromate o riflettenti, le barriere catarifrangenti per oggetti trasparenti rilevano e controllano in modo affidabile anche oggetti trasparenti come vetro o pellicole mediante luce rossa; l’ideale dunque per rilevare all’interno delle RVM le bottiglie di vetro. L’interruzione del raggio di luce tra il sensore e il catarifrangente rileva gli oggetti. L’innovativa forma 1R unisce i vantaggi di un sensore cubico compatto alla filettatura standard M18, consentendo un montaggio rapido e semplice. Questa tipologia di sensori funziona in modo affidabile anche in ambienti ad alta presenza di polveri o liquidi grazie all’adattamento dinamico della soglia di commutazione. Grazie a IO-Link 1.1, le barriere catarifrangenti permettono il monitoraggio delle condizioni e la manutenzione da remoto. Inoltre, il tasto Teach-in esterno rende possibile configurare i sensori in modo semplice e intuitivo.
I sensori a ultrasuoni misurano il suono riflesso dall’oggetto. Sono in grado di riconoscere praticamente qualsiasi oggetto indipendentemente dal materiale e dalle sue caratteristiche. Grazie all’innovativa testata acustica, questo sensore dispone di un cono acustico particolarmente ampio. In questo modo è possibile riconoscere in modo affidabile i carichi più disparati sui nastri trasportatori all’interno delle Reverse Vending Machine. Il sensore può essere utilizzato esclusivamente nella modalità di rilevamento. Come per i precedenti, anche questo dispositivo dispone di un design compatto e robusto dell’alloggiamento 1R (56,5 × 26 × 24 mm) con attacco filettato M18 per un montaggio semplice. I sensori a ultrasuoni, inoltre, operano in modo preciso anche in ambienti con temperature da -30°C a 60°C.
Servotecnica offre sia motori ironcore, sia motori ironless (slotless). Nei sistemi servoassistiti, questi ultimi garantiscono un funzionamento più fluido con un’ottima linearità di kt.
Nei motori brushless a magneti permanenti, il cogging può creare ripple di coppia e velocità. Il risultato è un profilo di moto non lineare indesiderato.
I motori slotless di Servotecnica, d’altro canto, offrono un avvolgimento auto sostenuto e sono progettati per garantire una coppia in uscita uniforme minimizzando gli effetti non lineari.
Gli avvolgimenti interagiscono con i magneti permanenti per generare forza e coppia. Il cogging di coppia viene eliminato poiché non sono più presenti le interferenze magnetiche dovute dai lamierini che sostengono l’avvolgimento. L'assenza dei lamierini permette di raggiungere velocità molto elevate pur mantenendo un buon profilo termico e una buona costante di coppia.
Assieme alla serie dei motori coreless ATOM “senza spazzole” e “con spazzole”, la famiglia dei micromotori si completa con i Flat motor e i riduttori epicicloidali serie COSMOS e una serie di Encoder che verrà esposta durante la SPS di Parma.
R-PASS è un Gateway/Router IIoT che integra, in soli 32mm di profondità, un potente microprocessore ARM, fino a 4 porte Ethernet (1 WAN), 10 canali I/O, due porte seriali e modulo WiFi (versione -W). Un dispositivo polivalente che include funzionalità avanzate di gateway, datalogger, gestione allarmi, router Wi-Fi, funzioni logiche, tecnologia VPN, funzioni di teleassistenza / telecontrollo.
R-PASS offre soluzioni di connettività client/server per la realizzazione di sistemi a complessità variabile e con differenti punti di accesso simultaneo all’impianto o alla singola macchina. L'unità è espandibile con il modulo R-COMM per ottenere connettività 4G LTE WW. Integrato nella piattaforma LET’S, di SENECA, il gateway può supportare connessioni in modalità Point-To-Point per Teleassistenza o Single LAN per Telecontrollo. Attraverso l'utilizzo di protocolli IIoT come MQTT e OPC-UA, R-PASS si integra perfettamente anche in sistemi di analisi dei dati, supervisione e gestione aziendale, ERP e MES. La soluzione ideale per fornire soluzioni industriali digitalizzate e interconnesse per massimizzare la produttività e l’efficienza dei vostri impianti in chiave Industria 4.0.
R-PASS è inoltre completo di una interfaccia di visualizzazione dei dati widget based utile a gestire allarmi, inviare i comandi e impostare / visualizzare grafici da browser web HTML5.
La configurazione completa del dispositivo avviene via web server o software EASY SETUP2 e non necessita di costosi ambienti di sviluppo.
L’elevata umidità aveva danneggiato i sensori elettronici, causando problemi di malfunzionamento al ponte retrattile Kattendijk nel porto di Antwerp, portando inevitabilmente il traffico nel caos. I problemi venivano causati dalle rotaie che alimentavano il ponte retrattile. L’aria umida e salata tendeva a corrodere le rotaie, interrompendo il flusso di elettricità.
L’azienda Jacops nv, che esegue la manutenzione del ponte, aveva quindi chiesto a KABELSCHLEPP di sviluppare con urgenza un sistema alternativo di alimentazione elettrica. Il progetto è stato implementato in soli due settimane e in collaborazione con il fornitore belga INCASYS. Gli ingegneri hanno scelto una catena portacavi della serie M (MC0650) per la guida dei conduttori elettrici.
Queste catene portacavi presentano un sistema incapsulato antiintrusione polveri e traversini di alluminio ciascuno con 4 viti di fissaggio in grado di resistere persino alle condizioni più estreme. Entrambi rappresentano prerequisiti fondamentali per l’impiego su un ponte. Poichè la struttura presenta una corsa totale di 30 metri, gli ingegneri di KABELSCHLEPP hanno installato un canale di guida in acciaio inossidabile a forma di U, resistente alla corrosione, all’interno del quale la catena portacavi scorre su pattini in materiale plastico. Questi pattini sono intercambiabili, quindi in caso di usura vengono sostituiti senza dove intervenire su tutta la catena.
La catena portacavi installata sul ponte Kattendijk ha una larghezza interna di 120 mm e un raggio di curvatura di 260 mm. Grazie alla robustezza delle maglie, le bande laterali di questa catena sono molto resistenti e facili da assemblare. Il meccanismo di snodo a trascinamento globale assicura un elevato livello di resistenza all’usura delle maglie. Nella catena portacavi sono stati alloggiati sette tipi diversi di cavi TRAXLINE® per l’alimentazione del ponte: sono cavi estremamente flessibili e durevoli, sviluppati per la posa mobile. Integrare i cavi nella catena portacavi è stata un’operazione molto semplice grazie ai traversini in alluminio apribili con una rotazione di 90°.
Il lavoro svolto da TSUBAKI KABELSCHLEPP ha assicurato la riparazione del ponte Kattendijk in tempi molto rapidi e grazie alle robuste catene portacavi di KABELSCHLEPP non si ripeteranno facilmente simili inconvenienti.
Che si tratti di confezionamento primario, secondario o di fine linea, per tutte le fasi del processo di packaging NORD DRIVESYSTEMS offre soluzioni di azionamento economiche, sostenibili e personalizzate che soddisfano in modo ottimale i requisiti specifici di ogni applicazione e che, allo stesso tempo, possono contribuire a una notevole riduzione del costo totale di proprietà (TCO). Tra i prodotti di punta vi sono il convertitore di frequenza decentralizzato NORDAC ON/ON+, il motore sincrono IE5+, il motoriduttore brevettato DuoDrive e il trattamento superficiale nsd tupH.
I convertitori di frequenza decentralizzati NORDAC ON/ON+ sono caratterizzati da un'interfaccia Ethernet integrata (Profinet, EtherNet/IP ed EtherCAT possono essere impostati tramite parametri), e dalla facilità di installazione plug-in supportata da un design molto compatto. Gli inverter intelligenti sono ideali per l'integrazione nelle macchine per l'imballaggio, consentendo di risparmiare spazio e il lungo cablaggio dei cavi motore altrimenti necessario quando si utilizzano inverter centralizzati. Sono disponibili in due versioni: il modello NORDAC ON è stato progettato per il pilotaggio di motori asincroni, mentre il modello NORDAC ON+ è destinato al pilotaggio di motori sincroni ad alta efficienza IE5+.
Con il motore sincrono IE5+, NORD stabilisce nuovi standard di efficienza energetica. Grazie alla tecnologia dei motori sincroni a magneti permanenti (PMSM), raggiunge un'efficienza fino al 95%, relativamente costante in un ampio intervallo di velocità e coppia. Il motore IE5+ offre quindi prestazioni ottimali in termini di consumo energetico in intervalli di carico parziale e di velocità parziale, raggiungendo addirittura la massima classe di efficienza energetica IE5.
Il DuoDrive, brevettato, è un rivoluzionario concetto di riduttore/motore integrato che copre gamme di potenza fino a 3 kW. Combina il motore IE5+ ad alta efficienza e un riduttore a ingranaggi elicoidali monostadio in un'unica carcassa. La coppia costante del motore in un'ampia gamma di velocità consente di ridurre il numero di varianti necessarie e i costi operativi. Insieme semplicissima modalità di messa in servizio plug-and-play, tutto ciò si traduce in una notevole riduzione del costo totale di proprietà (TCO) rispetto ai sistemi di azionamento tradizionali. La sua struttura lavabile non ventilata con superfici lisce soddisfa i più severi requisiti igienici e garantisce una pulizia ottimale.
Il trattamento superficiale nsd tupH è disponibile per gli inverter NORDAC ON/ON+, per il motore sincrono IE5+ e per il motoriduttore DuoDrive. Grazie a un metodo speciale, la superficie è resa resistente alla corrosione e la sua maggior durezza fa sì che l'alluminio si comporti come l'acciaio inossidabile per quanto riguarda la protezione dalla corrosione. Non si tratta di un rivestimento, ma di un trattamento superficiale che crea uno strato protettivo permanentemente legato al materiale del substrato. In questo modo nulla può staccarsi o sfaldarsi. I convertitori di frequenza sono facili da pulire e molto resistenti agli acidi e agli alcali.
Gefran porterà alla decima edizione di SPS Italia, che torna in presenza dal 24 al 26 maggio (Padiglione 3, Stand F007), le quattro Business Unit dell’Azienda: sensori, strumentazione per il controllo di processi industriali, azionamenti elettrici e azionamenti elettrici.
SPS sarà la cornice ideale per presentare i dispositivi intelligenti con architetture basate su IO-Link, il protocollo aperto che abilita la comunicazione digitale dal livello di campo a quelli superiori, in forte crescita nell’automazione industriale. In questo senso, spiccano le soluzioni della serie GR di relè monofase a stato solido, una piattaforma scalabile dalle prestazioni incrementali, con diagnostica integrata, per il controllo di resistenze elettriche nel riscaldamento industriale. Si tratta dei modelli GRS-H, GRP-H e degli inediti GRM-H, tutti caratterizzati da un design ultracompatto e da taglie di corrente da 15A a 120A. In particolare, i GRP-H e i GRM-H si distinguono sul mercato per essere i primi relè al mondo con connettività IO-Link e per la possibilità di essere facilmente configurati sul campo grazie all’App Gefran NFC (Near Field Communication). In particolare, i GRM-H integrano le caratteristiche tipiche di un power controller all’interno delle dimensioni di un SSR: permettono, infatti, di gestire carichi resistivi lineari e non lineari come MoSi2, Sic, SWIR, grafite e trasformatori. Sono inoltre dotati di una funzione Soft Start ancora più sofisticata per il controllo di lampade a infrarossi onde corte.
La gamma Gefran di soluzioni IO-Link, che già include trasduttori di posizione magnetostrittivi e trasduttori di pressione di Melt, si arricchisce anche della sonda di pressione industriale KS, dotata di interfaccia IO-Link 1.1 e di funzioni avanzate di diagnostica. Il ruolo fondamentale di IO-Link sarà inoltre oggetto dell’intervento di Paolo Buzzi, Controllers & Power Controllers Marketing Manager di Gefran che, all’interno del convegno scientifico “La next generation dell’automazione tra integrazione e semplicità d’uso”, approfondirà i vantaggi di questa tecnologia di comunicazione smart, illustrando due casi applicativi nel mondo del packaging e dell’estrusione.
La tre giorni rappresenta una vetrina d’eccellenza anche per un’anteprima di TWIIST, l’innovativo trasduttore di posizione, primo del suo genere, con sistema brevettato per la misura basato su Effetto Hall a 3 dimensioni. TWIIST sarà disponibile nelle versioni multivariabile con uscita digitale CANopen e IO-Link e in versione monovariabile con uscita analogica. Grazie a queste sue caratteristiche uniche, TWIIST trova impiego in molti settori industriali e dell’idraulica mobile, dove consente l’implementazione di funzioni evolute di sicurezza.
Per un ulteriore sguardo sul futuro delle Smart Connected Factories, SPS sarà l’occasione per scoprire G-Vision, la Piattaforma Gefran di Panel PC capacitivi multitouch, certificati UL, con Web Server integrato e connettività 4.0 per comunicare con tutti i principali protocolli fieldbus.
Lato Drives&Motion, Gefran presenterà due linee di inverter: ADV200-SP, per i sistemi di pompaggio con alimentazione fotovoltaica e ADL500, per il sollevamento civile. Soluzioni che testimoniano la volontà di Gefran Drives&Motion di differenziare la propria capacità di sviluppo tecnologico, orientandosi verso settori sempre più green ed evoluti, sia dal punto di vista del controllo di sistema che della comunicazione smart.
In dettaglio, ADV200-SP è la linea di Drives AC, con controllo MPPT integrato, più idonea per rispondere alle necessità di ogni tipologia di impianto e di utilizzatore, grazie ad una gamma di potenza estesa fino a 1,8MW, un’interfaccia semplice e la capacità di gestire sistemi anche ibridi con doppia alimentazione. ADL500 è invece l’ultima generazione di inverter Gefran dedicata al mondo degli ascensori, che si distingue per le più avanzate integrazioni, in termini di safety, energy saving, comunicazione wireless e remota. In tal senso, viene introdotto l’innovativo concetto di Zero Contactors, grazie alle funzioni Safe Torque Off SIL3, Safe Brake Test e Electronic Brake Control SIL3. Infine, gli inverter ADL500 sono dotati della nuova APP Gefran GF_Liftouch, che consente di interagire con il drive via WiFi da qualsiasi dispositivo mobile, attraverso una User Interface semplice ed intuitiva, per il monitoraggio e controllo del proprio sistema.
Completa il portfolio di novità in presentazione G-START, il dispositivo di comando compatto per motori trifase fino a 500Vca e correnti fino a 7A. G-START consente di selezionare la direzione di rotazione di marcia del motore ed è in grado di proteggere dall’assenza o dallo sbilanciamento delle fasi. Integra, altresì, la gestione automatica dello spegnimento del motore, e relativo tempo di raffreddamento, in caso di sovraccarico e una diagnostica avanzata per il riconoscimento di fault interni.
«Gefran considera l’innovazione un requisito essenziale per cogliere le opportunità derivanti dalla trasformazione digitale» dichiara Marcello Perini, Amministratore delegato di Gefran, che prosegue «Una strategia testimoniata dalla presentazione a SPS Italia 2022 di quattro soluzioni, di cui tre uniche sul mercato, ovvero i relè a stato solido GRP-H e GRM-H e il sensore di posizione multivariabile TWIIST, con protocollo di comunicazione IO-Link. L’obiettivo di Gefran è rendere la digitalizzazione pervasiva all’interno delle macchine realizzate dai nostri clienti, al fine di implementare funzionalità di condition monitoring, sicurezza operativa e massimizzazione dell’efficienza» e conclude «In tal senso, le tre novità avranno un impatto positivo in ottica di sostenibilità, intesa nella sua connotazione tridimensionale: economica, in virtù di piattaforme di prodotto scalabili, producibili da sistemi robotizzati in collaborazione con figure professionali sempre più specializzate e in grado di garantire migliori prestazioni e risparmi di consumi energetici ai nostri clienti; ambientale con soluzioni in grado di fare la differenza nei settori del futuro, come semiconduttori, batterie e idrogeno e, in ultimo, sociale grazie a tecnologie avanzate, come il TWIIST, che elevano gli standard di sicurezza sul lavoro».
Infine, a conferma della cultura del Gruppo orientata allo sviluppo del talento delle persone, un’area dell’esposizione sarà dedicata a kenFLY, evoluzione digitale di FLY Gefran Talent Academy. Uno spazio in cui i visitatori potranno vivere un’esperienza interattiva di gamification e accedere all’hub di kenFLY dedicato agli stakeholders in fiera, concepito per promuovere la formazione delle competenze attraverso le metodologie utilizzate dal Gruppo per sviluppare know-how e innovazione. La piattaforma multimediale kenFLY sarà inoltre al centro dell’intervento di Patrizia Belotti, Chief People & Organization Officer di Gefran durante la Tavola Rotonda inaugurale “Automazione e Digitale per una manifattura resiliente e sostenibile” e parte del programma Gefran per gli studenti che partecipano all’iniziativa ‘Lezioni in fiera’ presso lo stand.
EFA Automazione insieme a Relatech e le società che ne fanno parte, presentano la sua vasta offerta di soluzioni e servizi digitali end-to-end per le imprese manifatturiere che intendono intraprendere, ampliare o potenziare il loro percorso di trasformazione digitale.
L’ingresso nel gruppo Relatech ha permesso a EFA Automazione di comporre una proposta di digitalizzazione end-to-end per la gestione del dato che, associata alla vision che le ha permesso di precorrere i tempi e di portare in Italia le tecnologie più all’avanguardia, risponde appieno alle esigenze di tutti i livelli aziendali: dal campo, dove il dato nasce e deve essere catturato e contestualizzato, ai livelli MES e ERP, senza tralasciare le applicazioni basate su Intelligenza Artificiale (AI) e Realtà Virtuale (VR) con le quali è possibile implementare soluzioni di predictive maintenance o di simulazione ed HMI evoluto.
L’offerta end-to-end che EFA Automazione e Relatech mettono oggi a disposizione delle aziende per la realizzazione di una digitalizzazione di successo, esprime un valore che non si limita al solo momento dell’implementazione e della compiutezza del progetto ma va ben oltre. Le sinergie, le competenze, le esperienze e la perfetta integrazione delle tecnologie di EFA Automazione e Relatech, si traducono per le aziende nella possibilità di avere un interlocutore unico e una chiave di lettura universale per valutare in modo globale, immediato e trasparente i vantaggi ottenuti a livello di prestazioni e di ritorno certo degli investimenti (ROI).
Connettività, Data Collection e Comunicazione industriale, Data Visualisation, Edge e Cloud Architecture, Digital Twin e Data Analisys, AR/VR, Field Security, MES e Piattaforme Software Industriali: presso lo stand di EFA Automazione, i visitatori potranno trovare tutte le risposte per comprendere come un’offerta end-to-end, unitamente a un know-how consolidato che poggia sull’esperienza maturata in migliaia di applicazioni realizzate con successo, permetta di raggiungere risultati superiori in termini di efficienza e di ROI (Return on investment).
La cybersecurity per la protezione delle infrastrutture sia a livello IT che OT è uno dei temi che avrà uno spazio particolare. Relativamente al mondo OT, la volontà di EFA di rispondere nel modo più esaustivo alle problematiche di sicurezza che possono minare l’operatività delle macchine è sfociata in una partnership con Stormshield, azienda parte del Gruppo francese Airbus, che si pone come fornitore qualificato per il mondo industriale
Per ciò che concerne l’IT e la sicurezza delle reti industriali, EFA Automazione e Relatech, nell’ambito dell’offerta di gruppo, propongono il Security Operation Center ReSOC, la soluzione gestita di cybersecurity ideale per aziende, istituzioni e pubblica amministrazione dotato di una Control Room ai massimi livelli di sicurezza e difesa a 360° e in grado di offrire servizi di monitoraggio e protezione delle infrastrutture aziendali h24 7/7. Il servizio prevede l’analisi delle reti industriali quale unico punto di controllo e di gestione, utilizzando firewall industriali e metodologia di difesa in profondità.
Altri spunti di interesse per i visitatori dello stand vengono senza dubbio offerti da Ignition di Inductive Automation, la piattaforma più innovativa attualmente presente sul mercato per lo sviluppo e implementazione di applicazioni software industriali. Le sue funzionalità e la sua eccezionale flessibilità d’impiego ne fanno un vero e proprio hub di collegamento per tutte le applicazioni in ambito industriale, non solo a livello SCADA-HMI, ma anche MES, MOM, ERP, Cloud e piattaforme IIoT di qualsiasi tipo. Durante SPS, Ignition vedrà l’annuncio di una nuova versione, progettata per rispondere ai bisogni puntuali dei costruttori di macchine, indipendentemente dal settore in cui operano, dalle loro dimensioni e dai numeri realizzati.
Non da ultimo, HMS Networks – storico partner di EFA Automazione – avrà un ruolo centrale. L’azienda presenterà una serie di novità in ambito di connettività industriale, tra cui il nuovo Talk2M Visualization, soluzione IoT pronta all’uso che consente di analizzare e monitorare i dati delle macchine attraverso dashboard di dati storici, parametri, notifiche e report.
Sotto i riflettori anche la nuova generazione di Anybus Communicator, le soluzioni di comunicazione targate HMS Networks che consentono di integrare macchine e dispositivi di automazione pressoché in tutte le reti industriali attualmente disponibili. Ebbene, la nuova generazione dei gateway Anybus, progettati per applicazioni industriali complesse, è stata ampliata con tredici nuove versioni che, sfruttando il processore di rete Anybus NP40, garantiscono prestazioni, affidabilità e sicurezza al top.
EFA Automazione, insieme a Relatech, vi attende nel padiglione 5 allo stand G005. Anche quest’anno l’appuntamento, oltre che con la tecnologia più avanzata, sarà con le gustose tentatrici di Vignola, le ciliegie che, da sempre, caratterizzano la presenza di EFA Automazione a SPS Italia.
La sicurezza e il controllo hanno la massima priorità nella costruzione di quadri e nella produzione di impianti di commutazione. MFT-X1 di Megger, disponibile sulla Conrad Sourcing Platform, è un innovativo dispositivo di test multifunzionale che rende i test di sicurezza più affidabili e semplici. I test di impianti elettrici come le stazioni di ricarica dei veicoli elettrici sono solo alcuni esempi delle versatili applicazioni di MFT-X1. Risultati di prova più rapidi e riproducibili, oltre alla riduzione al minimo dei tempi di inattività, offrono alle aziende chiari vantaggi competitivi grazie al risparmio di tempo e denaro.
I risultati di MFT-X1 sono affidabili: la tecnologia brevettata Megger per gli indicatori di affidabilità, il Confidence Meter, supporta tutte le misurazioni dell'impedenza del loop, mostra l'avanzamento della misurazione del loop e la presenza di rumore nel circuito. I valori errati vengono eliminati in modo da ottenere un risultato stabile e coerente. In particolare, le misurazioni a bassa impedenza diventano un'opzione realistica con collegamenti di prova a due fili e test ad alta corrente grazie al Confidence Meter. Proprio a questo scopo, il team di sviluppo di Megger ha esteso la risoluzione del campo inferiore di MFT-X1 da 0,01 Ohm a 0,001 Ohm e il calcolo della corrente a 50 kA.
I test RCD possono essere automatizzati e configurati con MFT-X1 selezionando un'intera serie di test o solo singoli elementi di un interruttore differenziale, a seconda di quanto richiesto per la sequenza di test corrispondente. Inoltre, con ulteriori test di rampa, i test possono essere ottimizzati e semplificati. Con lMFT-X1 in combinazione con l'adattatore Megger EVCA, è possibile eseguire misurazioni di messa in servizio e manutenzione di tutti i caricabatterie EV noti e controllare motori, macchine e generatori.
MFT-X1 offre il modo più semplice e veloce per sostituire le batterie che si possono trovare sul mercato: un nuovo tipo di sistema di batterie ricaricabili facilita la sostituzione dei pacchi batterie NiMH. Ma non solo. Il dispositivo può essere utilizzato con il pacco batterie agli ioni di litio Megger e con batterie AA NiMH o alcaline. Le batterie ricaricabili possono essere sostituite in un attimo con il modulo portante AA e la precisione dello stato di carica del pacco batterie agli ioni di litio è ottimizzata dalla tecnologia intelligente dei chip. Punto di forza: non sono necessari strumenti per sostituire le batterie e le batterie ricaricabili.
Anche il controllo del dispositivo di misurazione è orientato alla pratica. Proprio come i tasti di scelta rapida, le manopole rotanti possono essere azionate con precisione anche con i guanti. In condizioni di illuminazione difficili, il display può essere commutato in modalità monocromatica, cioè in bianco e nero, per una buona leggibilità. Il salvataggio dei valori misurati è estremamente semplice utilizzando un dispositivo Android o iOS abilitato Bluetooth. I dati vengono trasferiti direttamente al nuovo software Megger Certsuite basato su cloud, dove possono essere immediatamente elaborati. Inoltre, con MFT-X1 non ci sono tempi di inattività dovuti agli aggiornamenti del sistema. Sul sito web di Megger è possibile scaricare il file operativo del sistema più recente su una scheda microSD e caricare l'aggiornamento nello strumento di misurazione.
La serie AxiaVert, di Bonfiglioli, consente grande flessibilità e prestazioni di alto livello ed è quindi la scelta giusta per una vasta gamma di applicazioni in diversi settori, come la movimentazione dei materiali, lo stoccaggio automatizzato, il packaging o il tessile. Grazie al suo sistema modulare, la serie AxiaVert offre sicurezza funzionale integrata, valutazione encoder opzionale e protocolli di comunicazione aperti conformi agli standard Industria 4.0. Un'interfaccia grafica intuitiva garantisce messa in servizio e monitoraggio semplici. Sicurezza funzionale di alto livello, elevate prestazioni di controllo e soluzioni predisposte per IIoT per un ampio spettro di applicazioni.
Grazie alla sua struttura modulare, il sistema può essere adattato utilizzando moduli hardware, varianti e accessori per soddisfare diverse esigenze applicative
La serie AxiaVert offre la sicurezza funzionale integrata secondo SIL 3 (EN 61508) e PL (EN 13849-1) combinata con la possibilità di selezionare diverse varianti per andare incontro a qualsiasi esigenza applicativa, con prezzo e prestazioni ottimizzate per soddisfare le funzioni della macchina.
I protocolli di comunicazione aperti e digitali avanzati conformi agli standard di automazione e Industria 4.0 consentono un'integrazione fluida con le reti di automazione grazie alla compatibilità con una vasta gamma di protocolli fieldbus e all'opportunità di estendere la serie AxiaVert con il protocollo OPC-UA.
I torrini da tetto rappresentano la miglior soluzione, in assenza di accessibilità alle pareti verticali degli armadi, per estrarre il calore in eccesso generato all’interno dai dispositivi elettrici. I torrini serie TP di Fandis hanno una struttura plastica con tetto in alluminio per agevolare la dispersione del calore e sono equipaggiati con un ventilatore radiale ad alta prevalenza.
Sono disponibili con alimentazione 115-230Vc.a. e, di recente, anche in corrente continua a 24-48V. I benefici della tecnologia in CC sono soprattutto le maggiori portate d’aria rispetto alle versioni tradizionali con un evidente risparmio energetico e la scalabilità della potenza in funzione delle esigenze di raffrescamento per ottimizzare il punto di lavoro.
I torrini da tetto della Serie TP sono disponibili con quattro diverse classi di protezione: IP24, IP44, IP54, IP55. La Serie TP offre la possibilità di optare per torrini con convezione naturale, oppure per torrini con convezione d’aria forzata in aspirazione, grazie all’integrazione di un ventilatore.
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